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FINALE

Evade dai domiciliari per fermare un cane pericoloso: assolto

FINALE. Era agli arresti domiciliari ma i carabinieri durante il controllo serale lo hanno visto in strada con il suo cane. Il suo difensore, l’avvocato Giorgio Tinchelli, è riuscito a dimostrare che...

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FINALE. Era agli arresti domiciliari ma i carabinieri durante il controllo serale lo hanno visto in strada con il suo cane. Il suo difensore, l’avvocato Giorgio Tinchelli, è riuscito a dimostrare che in realtà non lo portava in giro ma stava cercando di ricondurlo dentro il cortile di casa perché era scappato e poteva essere pericolo. Ha agito in stato di necessità, insomma. Per questo motivo è stato assolto. Imputato ieri mattina in tribunale a Modena davanti al giudice Daniela Bondi era un quarantenne di Finale che nel 2011 aveva passato un periodo difficile con la giustizia: si trovava ai domiciliari. Una sera di settembre i carabinieri, durante un giro di controllo, sono andati a casa sua e lo hanno trovato in strada nei pressi di casa con il suo cane e lo hanno denunciato per evasione. L’accusa è che fosse uscito senza permesso violando gli arresti disposti dal giudice. Nel corso del processo sono stati sentiti alcuni testimoni. L’imputato ha raccontato una versione che, nel contesto dei fatti, era molto diversa dalle apparenze. Il suo cane era tenuto nel cortile di un suo conoscente ma quella sera era riuscito a scappare. L’arrestato lo aveva visto vagare in strada. Ha raccontato al giudice di essere stato spinto a intervenire sapendo cosa rischiava perché quel cane a volte diventa nervoso e quindi pericoloso per i passanti: avrebbe potuto mordere qualcuno. Per questo ha deciso di uscire in strada e di riprenderlo per portarlo nel suo cortile dove sarebbe stato al sicuro. Ma per sua sfortuna proprio in quel momento sono passati i carabinieri per il controllo. Ha agito insomma in stato di necessità. Argomento accolto dal giudice che lo ha assolto.