Il Pd esce dal Consiglio, saltano 2 delibere
Tiro al piattello e demolizione del “Diamante” rinviati perché mancava il numero legale. La polemica
Manca il numero legale e il consiglio comunale si chiude in anticipo. Sul tavolo restano due questioni importanti, che la maggioranza sta cercando di portare a termine prima della fine del mandato amministrativo: il tiro al piattello in zona Secchia (nell'ordine del giorno denominato solo “attuazione e completamento del polo estrattivo 6) e lo schema di accordo inerente il piano particolareggiato del “Diamante”, lo scheletro mai terminato di un palazzo in via Adda, al posto del quale sarebbe previsto un centro commerciale. È contro il primo dei due punti, la realizzazione di un tiro al piattello nella cava dismessa vicina alla riva del Secchia, che le minoranze hanno deciso di abbandonare l'aula: Pd, Siamo Sassuolo e Idv hanno dichiarato l'uscita. Sono rimasti quindici consiglieri, a causa delle assenze di Tommaso Pozzi e Annamaria Anselmi (secondo il sindaco entrambi impegnati all'estero per lavoro). Il numero legale è 16 e quindi dopo un primo appello, un periodo di attesa come da regolamento e un appello finale, non c'è stato altro da fare che chiudere la seduta. Il giorno dopo le reazioni non mancano, ma da parte della maggioranza sono indirizzate soprattutto alla mancata decisione sul Diamante: «Un atto di irresponsabilità politica – dice una nota – che ha frenato l'iter di un grande progetto di riqualificazione urbana come quello che riguarda il Diamante e in particolare l'abbattimento dell'eco-mostro. Lasciare l'aula impedendo l'approvazione di importanti punti in discussione, va direttamente contro gli interessi della collettività. Il Pd che sbandiera le riqualificazioni urbanistiche, le boicotta in consiglio comunale, impedendo la discussione».
«Il Pd – ribatte invece Giulia Pigoni - è uscito dall'aula perché contrario alla delibera che prevedeva il tiro al piattello sugli argini del fiume, non sull'abbattimento del Diamante. È il Pd che impedisce l'approvazione su una delibera che non condivide, oppure Caselli che non ha più neanche i suoi che gli vengano a votare in consiglio, oltretutto dopo numerosissime dimissioni e sostituzioni?».
«Il consiglio comunale - spiega Sonia Pistoni, segretario del Pd - prevedeva altre questioni all'ordine del giorno, e poteva comunque continuare tranquillamente, se la maggioranza avesse deciso di ritirare il punto sul polo estrattivo: scelta che non è stata neanche presa in considerazione, perché dietro sussiste un nodo politico fondamentale riguardante in particolare un consigliere di centrodestra. È da tempo che la giunta prova ad andare avanti con un progetto che impedirebbe definitivamente la realizzazione di un parco fluviale a disposizione dei sassolesi».