Modena, le Acciaierie Ferriere raccontate in un film - GUARDA IL VIDEO
Sarà presentato in occasione della festa del lavoro il documentario “Vorrei abbracciarli tutti”
«In quanti ricordano che dove oggi ci sono le due torri del Centro Ferriere c’erano le Acciaierie Ferriere, dove tanti modenesi hanno lavorato e dove tanti hanno anche trovato la morte? Perchè non si dimentichi quello spaccato della storia della nostra città è nato il documentario “Vorrei abbracciarli tutti”, che fa seguito al libro “Il lavoro raccontato”. Un video-documento che dà voce ai testimoni e condensa storie e vite che di questa città fanno e faranno sempre solidamente parte». Anna Maria Pedretti racconta così il lavoro che è stato fatto per arrivare al documentario di cui saranno presentati alcuni spezzoni in previsione della festa dei lavoratori. Anna Maria Pedretti ha coordinato il lavoro, le riprese e il montaggio sono stati curati da Antonella Battilani. Anima del progetto sono stati i tre sindacati confederali dei pensionati, i metalmeccanici e la Lega Spi della Crocetta, quartiere popolare che all’epoca ha ospitato quello stabilimento e anche altri. «Peraltro nell’area dove sono sorte le torri del Centro Ferriere sorgerà anche un monumento a ricordo degli operai morti nelle Acciaierie, che hanno pagato di persona la carenza di sicurezza che all’epoca caratterizzava quel genere di stabilimenti - spiega Pedretti - in attesa che si porti a termine questo progetto, noi abbiamo voluto realizzare il documentario nel quale abbiamo condensato i racconti di operai che alle Acciaierie hanno lavorato e dei figli o dei familiari di chi là ha perso la vita. Li abbiamo cercati e li abbiamo intervistati; storie di gente che a 14 anni era già in fabbrica, che intravedeva il futuro solo attraverso i fumi dei forni, che con quell’impegno manteneva la famiglia, che lì ha visto la speranza e a volte anche la disperazione, che ha fatto comunità e che ha messo radici e che vedeva in un certo modo la vita in quella forza che si sprigionava quando si forgiava la materia. È il nostro modo di valorizzare la memoria di una generazione pervasa forse da un senso della fatalità che la induceva ad accettare quanto accadeva nelle fabbriche, sviluppando un formidabile senso della solidarietà». Pedretti è un’esperta del racconto biografico; collaboratrice della Libera Università di Anghiari, ha pensato le interviste in una chiave che facesse emergere le persone, i luoghi, i momenti e i sentimenti che legano tutto insieme. Parlano dunque nel documentario testimoni e familiari delle vittime: Walter Ferrarini, Dino Tavernari, Azio Fregni, Marco Bombarda, Renato Gherardini, Aldo Pollastri, Alfonso Rovatti, Mauro Azzani, Angelo Bezzi, Franco Zagni. Le interviste sono a cura di Rossella Bavutti, Noris Maletti, Anna Maria Pedretti, Gina Scacchetti, Marisa Spallanzani, Franco Tassi e Ivana Taverni. Per averne una copia occorre rivolgersi allo Spi Cgil.
Claudia Benatti
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