Gazzetta di Modena

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STRETTA FINALE SUI NOMI pd

Medici in lista? Solo Trande può

Medici in lista? Solo Trande può

Coppi e Pini esclusi da una nuova legge. C’è Poggi, la Arletti spera

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Ultime ore per chiudere la lista dei 32 candidati di casa Pd. Domani sera l’assemblea comunale metterà tutto nero su bianco ma la proposta che arriverà sarà già stata condivisa e, come dire, digerita.

Intanto c’è una novità che nella giornata di ieri ha rivoluzionato alcune scelte: una legge firmata due anni fa dal governo Monti pone, infatti, l’ineleggibilità per i medici che ricoprano un ruolo dirigenziale di strutture semplici o complesse. Un motivo sufficiente per far fare un passo indietro a Gioacchino Coppi, nome di Francesca Maletti, e Luigi Alberto Pini, già consigliere in questa legislatura. Due professionisti che, quindi, non saranno della partita. Resta, invece, Paolo Trande, il cui incarico all’ospedale di Baggiovara non rientra tra i vincoli della legge. E proprio per Paolo Trande si profila non solo una riconferma da capogruppo Pd in consiglio comunale, ma anche il delicato ruolo di capolista.

Francesca Maletti sarà in lista e con lei anche Fabio Poggi, due assessori della vecchia giunta. Mentre per Maletti è chiaro il motivo, su Poggi qualcuno ha posto il tema “se va lui allora vado anche io”. Ed è così che la componente, per così dire, muzzarelliana, sta portando avanti il nome di Simona Arletti, che fin dall’inizio si era detta disposta ad essere della partita.

Rispetto ai temi sollevati ieri dal centrodestra, ieri Andrea Sirotti, segretario comunale, ha risposto per le rime: «Il centrodestra modenese passerà alla storia amministrativa della città come la compagine con il maggior numero di aspiranti sindaci: eravamo arrivati a contarne fino a sei, ora, a forza di compromessi e qualche siluro interno (Galli ha così tanto di cui gioire?), sembrano proprio non riuscire a scendere sotto la soglia dei quattro o cinque. Al posto di straparlare di militarizzazione dei seggi - che per i modenesi rispolverano troppo tristi memorie - sarebbe meglio mettessero ordine in casa propria: o forse hanno bisogno di controllarsi tra di loro? Quanto a presunti imbrogli passati o presenti, o si hanno prove di quanto si dice - e risulta dimostrato esattamente il contrario - oppure è meglio tacere. La polemica politica può essere a volte anche aspra, ma certo non si possono tollerare falsità che gettino ombre sulla reputazione dei nostri amministratori». (d.b.)