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Pellacani: «Welfare e lavoro le priorità»

Pellacani: «Welfare e lavoro le priorità»

Presentazione ufficiale coi vertici di Forza Italia, Udc e Fratelli d’Italia: «E questa volta vigileremo meglio sui seggi»

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Entra in punta di piedi nel mondo della politica che conosce solo di rimbalzo, la sua agenda parla ancora di “professore di diritto del lavoro” e conta udienze in ogni parte d’Italia: «Non ho fatto nemmeno in tempo a disdire gli appuntamenti che avrei potuto rimandare, pochi giorni e sono subito stato travolto». Lo dice col sorriso sulle labbra Giuseppe Pellacani, candidato della coalizione di centrodestra formata da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Udc e non Ncd, che ribadisce che andrà per suo conto con il senatore Carlo Giovanardi.

La sua vita da pochi giorni è cambiata, e se anche dovesse essere per i soli mesi di campagna elettorale una cosa l’ha già capita: «La politica ti coinvolge fino in fondo».

L’entusiasmo è quello giusto per provare a rimettere insieme i cocci di una coalizione nata a fatica che ora ha deciso di giocarsi il tutto per tutto «per arrivare ad un ballottaggio storico, perché Modena si merita ben altro dopo i dieci anni della giunta più deludente della storia della Repubblica».

I nomi, alla presentazione ufficiale di ieri mattina, c'erano proprio tutti: dai coordinatori di Forza Italia, Enrico Aimi e Flavio Morani, al segretario provinciale dell'Udc, Fabio Vicenzi, fino a Michele Barcaiuolo, leader Fdi. E tutti intenzionati a «cambiare colore alla città», dopo 70 anni. «Quella del centrosinistra è una squadra che ha già detto tutto quello che poteva dire- spiega Pellacani- e che ha portato Modena ai livelli più bassi mai raggiunti su tanti aspetti, da quello economico a quello della sicurezza», e noi ci proponiamo come un'alternativa costruttiva, non distruttiva», continua il candidato. Il programma di Pellacani punta su »lavoro e welfare, e in particolare ad una economia che leghi università e impresa», spiega il candidato. Due temi cari anche al centrosinistra, visto che il lavoro sta al primo posto anche del programma di giancarlo muzzarelli, ma che per Pellacani va declinato con modalità diverse, «valorizzando competenze e merito», e non «quell'assistenzialismo che caratterizza da sempre l'approccio della sinistra».

Un ritorno al passato viene naturale se si guarda al nome: da Pellacani senior a Pellacani junior, e al centrodestra torna in mente anche la querelle sui voti che ostacolò il risultato nei giorni successivi alla seconda elezione di Pighi.

«Questa volta i seggi saranno militarizzati, affinchè non ci siano problemi sul nome di Pellacani e non si ricada in spiacevoli precedenti». A dirlo, riferendosi alle elezioni del 2009, è il segretario cittadino di Fratelli d'Italia Roberto Ricco, che sarà candidato alle prossime elezioni europee. Le Amministrative 2009, infatti, vennero vinte da Giorgio Pighi per soli 120 voti, dopo che durante lo scrutinio vi fu un black-out di informazioni in arrivo da uno specifico seggio, divenuto poi oggetto di ricorso da parte delle opposizioni, che chiesero la verifica delle schede.

Davide Berti

@dvdberti

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