«Residenzialità, norma iniqua»
«Anzianità di domicilio da rivedere, la casa va data a chi ha bisogno»
Claudio Corrado, assessore che si è occupato delle nuove graduatorie di assegnazione delle case popolari, si era lamentato per il rifiuto dei sindacati di incontrarlo in campagna elettorale. Ora i sindacati rispondono: «I sindacati inquilini Sunia-Sicet-Uniat di Modena rimandano al mittente le accuse. In 4 anni di legislatura – scrivono Sunia-Sicet ed Uniat – il Comune non ha mai pensato di invitare i sindacati inquilini a nessun tipo di confronto sulle problematiche abitative. È quanto meno strumentale, nonché falsa e tendenziosa, la pretesa che, a giochi fatti, a delibere e decisioni assunte, si voglia notificare un impianto sul regolamento delle graduatorie per l’assegnazione degli alloggi Erp (case popolari), escludendo a priori qualsiasi contrattazione».
«Ribadiamo - continua a spiegare il sindacato che l’impianto del regolamento comunale, che privilegia con ben 10 punti l’anzianità residenziale storica, è iniquo, in quanto il diritto alla casa deve essere riconosciuto in base alla situazione di disagio e di reddito della famiglia».