Gazzetta di Modena

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Tiepido e allagamenti, gli indignati del Pd

Tiepido e allagamenti, gli indignati del Pd

Interrogazioni in Regione di Vecchi e Serri e di Fausto Cigni in Provincia: «Allarmi inascoltati»

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Niente da fare, la storiella della bomba d’acqua caduta venerdì pomeriggio proprio sul ponte tappato dai tronchi non viene digerita neppure in casa Pd.

E dire che dopo l’incontro di lunedì mattina tra Simona Arletti, assessore all’Ambiente e la collega Paola Gazzolo, della Regione Emilia Romagna, il comunicato finale aveva liquidato la faccenda dando la colpa all’intensità delle precipitazioni. Ma quella fotografia con la segnalazione dell’ostruzione al ponte sulla strada Gherbella, fatta con nome e cognome alla Provincia e puntualmente girata alla Regione, non poteva passare ignorata.

Così i consiglieri regionali modenesi del Pd Luciano Vecchi e Luciana Serri hanno spedito a tamburo battente un’interrogazione al presidente Errani per chiedere le ragioni dei ritardi nella pulizia del Tiepido nonostante la documentata denuncia.

«Il 4 aprile - scrivono - uno sbarramento formatosi a causa dell’accumularsi di tronchi portati a valle ha bloccato il deflusso normale delle acque facendo esondare il torrente. Il ricordo dell’alluvione del Secchia dei mesi scorsi ha riportato angoscia tra i cittadini e riproposto la criticità del nodo idraulico di Modena. Sembra inoltre che l’esondazione si sarebbe potuta evitare perché alcuni residenti da almeno venti giorni avevano segnalato il pericolo di ostruzione del torrente. Chiediamo perciò alla giunta se sia vera la notizia della segnalazione di pericolo imminente arrivata dai residenti, se vi siano responsabilità per quanto accaduto e cosa si intenda fare in futuro per evitare che una simile situazione si ripeta».

La stessa indignazione a malapena contenuta, nonostante la stessa militanza politica e il sostegno alla medesima coalizione di governo, arriva da Fausto Cigni, consigliere Pd in Provincia.

«In via Gherbella - ricorda Cigni nel testo dell'interpellanza urgente - all'altezza del ponte del torrente Tiepido per una diga di tronchi di alberi è stato bloccato il deflusso normale delle acque; di qui l’esondazione del torrente».

L’esponente Pd non esita a parlare di «tragedia sfiorata» e per questo chiede di conoscere «se corrisponda al vero che alcuni residenti da almeno venti giorni avevano segnalato il pericolo di ostruzione del torrente, di chi siano le responsabilità del mancato intervento e cosa si intenda fare in futuro per evitare che una situazione simile possa tornare a presentarsi».

Insomma, pare di capire che anche se la piena è passata il fondo fangose di scusanti poco credibile ha fatto scattare le molle dell’indignazione persino nelle fila del Pd e tra esponenti ritenuti sempre fedelissimi alla linea. Ma il troppo è troppo. Riusciremo a sapere chi ha lasciato nel cassetto la segnalazione? E chi pagherà i danni? (s.c.)