Gazzetta di Modena

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Le imprese modenesi: «Accesso al credito del tutto inadeguato»

Le imprese modenesi: «Accesso al credito del tutto inadeguato»

È l’esito dell’osservatorio di Unioncamere per il 2013 Venturi di Cna spiega le ragioni dell’insoddisfazione diffusa

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Accesso al credito. È la “bestia nera” delle imprese. Non è una novità, ma le imprese lo ricordano di continuo. La conferma arriva dall'osservatorio sul credito relativo all'anno 2013, dati elaborati da Unioncamere regionale, che confermano la percezione delle imprese modenesi su questa materia. Secondo l'indagine in provincia di Modena la maggioranza delle imprese rileva una stabilità di fatturato (53,5% nel secondo semestre); la destinazione principale delle risorse finanziarie dell'impresa è per le spese correnti (85% delle imprese) e il principale strumento finanziario utilizzato per reperire risorse è l'anticipo su fatture (46%). Tuttavia, ed è qui il tasto dolente, la maggior parte delle imprese modenesi ritiene inadeguato l'accesso al credito sia come quantità disponibile (50,5%), sia come tipologia di strumenti finanziari offerti (51,5%), sia come tempi di accettazione delle domande (52,5%). Nonostante ciò il 95,1% delle imprese dichiara di rispettare i termini e le condizioni di pagamento. «Occorre riflettere – commenta Umberto Venturi, presidente di Cna Modena – sul perché le imprese siano costrette ad accedere al credito. Due sono i motivi principali, che spingono le imprese a indebitarsi, confrontandosi con un sistema bancario che, dal canto suo, deve comunque rispettare delle regole, come quelle di Basilea 3, che in qualche modo limitano l'operatività quanto ad erogazione del credito. Bisogna cominciare a capire che al calo degli ordini e di fatturato che contraddistingue le imprese in questo periodo di crisi, corrisponde anche un innalzamento delle insolvenze da parte dei clienti. Si parla non solo della pubblica amministrazione, i cui tempi di pagamento sono notoriamente troppo elevati, ma anche di clienti a loro volta imprenditori. Questo fa sì che, pur avendo bilanci buoni, le aziende si ritrovino prive di liquidità. Non dimentichiamo che le tasse si pagano sui crediti, non sui crediti incassati. L'altro aspetto, infatti, è rappresentato dalle tasse, sempre troppo elevate, mentre i fatturati sono sempre più bassi». Altro aspetto messo in evidenza dall'osservatorio sul credito è quello relativo al ricorso ai Confidi, leggermente più basso in provincia di Modena (25,7%) rispetto al totale dell’Emilia Romagna (26,3%). «Oggi – conclude Venturi – l'unico scudo sul fronte del credito è rappresentato dai consorzi di garanzia. Ma non è uno strumento di cui si può abusare. Perché non potranno continuare a dare garanzie, se non vogliono rischiare di fare saltare i loro bilanci». (f.b.)