Gazzetta di Modena

Modena

Rapinatori incastrati da scooter e telefonini

di Stefano Totaro
Rapinatori incastrati da scooter e telefonini

In tre dal Napoletano per rapinare le Poste in via Vaccari e la Bper sulla Giardini Altre tre basisti fornirono loro la casa, l’auto e il motorino. Carcere e braccialetti

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I rapinatori pendolari quando arrivano in città devono avere tutto pronto: un posto dove dormire e mezzi necessari al colpo e alla fuga, in questo caso un’auto e uno scooter. Spesso fanno più rapine, si spostano in provincia o in una città vicina della stessa regione dove vi sia già printo lo stesso “pacchetto” di disponibilità, e poi via, fanno rientro più ricchi. Il 19 settembre scorso tre rapinatori si spostarono dalla loro casa madre, il comune di Mugnano in provincia di Napoli, luogo dove è attivo un nutrito nucleo di professionisti che si dedicano a banche, gioiellerie ed uffici postali, per arrivare nella nostra città. I tre, Alessandro Flagiello di trenta anni, Biagio Guarino di ventidue e Giuseppe Sinagra di 36 , potevano contare su chi avrebbe dato loro lo scooter, un pregiudicano 32enne del meridione ma residente a Modena e l’auto, una Fiat Idea, ovvero un palermitano di 36 anni. Questi i loro due complici diretti, scoperti e ora con l’obbligo di forma, c’è anche un sesto, per ora solo denunciato, ed è quello che ha dato ospitalità al terzetto. La mattina del 19 settembre i banditi colpirono due volte in pochi minuti: poco prima delle nove presero di mira l’ufficio postale di via Vaccari. Sinacra sull’Idea controllava la strada, Flagiello e Guarino in scooter si portano all’ingresso, uno scende, prende i soldi, circa tremila euro, poi risale sul motorino per la fuga, protetta dall’auto. Il tempo di fare il giro dell’isolato e la coppia in scooter si porta davanti alla filiale della Bper in via Giardini. Stessa scena, solo che qui era attivo il sistema di protezione denominato “cash guardian”: in altre parole le case agli sportelli erano vuote e pertanto la fuga è stata a mani vuote. Iniziano le indagini dopo i rilievi della Volante e il recupero delle immagini delle telecamere della videosorveglianza. La squadra Mobile si concentra sullo scooter bianco con sella marrone utilizzato dai malviventi e di proprietà di un pregiudicato modenese il quale, dopo quattro giorni dalla rapina, ne denuncia il furto. Questi aveva frequenti contatti con un uomo originario di Mugnano di Napoli. È stato, poi, accertato, che anche l’altro complice aveva frequenti rapporti con soggetti di origine campana, pregiudicati per reati specifici. Attraverso l’utilizzo di sistemi tecnico-investigativi (tramite cellulari), si è giunti alla individuazione dei due esecutori materiali delle rapine, entrambi pluripregiudicati ed uno dei quali, Flagiello, latitante, poiché destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Camerino sempre per analogo reato. Il fratello di Flagiello aveva in passato effettuato una rapina nel Modenese.

Cinque, in totale, i provvedimenti cautelari emessi dal Tribunale di Modena. Flagiello è in carcere, Guarino e Sinagra sono stati sottoposti agli arresti domiciliari con applicazione di braccialetti elettronici (ma se il braccialetto non ha copertura finiscono in carcere) , mentre per altri due indagati è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.