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Trasferiti tutti i 130 cani del rifugio intercomunale

di Marco Pederzoli
Trasferiti tutti i 130 cani del rifugio intercomunale

Savignano. Il sindaco Caroli: «Resteranno temporaneamente nel Bolognese» «La struttura era inadeguata, tra un anno e mezzo quella nuova alle Sipe Alte»

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SAVIGNANO. Il canile intercomunale di Savignano non c’è più. Finisce così una annosa storia fatta di problemi e polemiche per una struttura ritenuta inadeguata.

Gli ospiti a quattro zampe sono stati trasferiti in questi giorni in una struttura privata a San Giovanni in Persiceto. In particolare, i circa 130 animali da qualche giorno sono ospitati nella frazione di Tivoli di San Giovanni in Persiceto (Bologna), nel canile “Giovinetto”. La sede di Savignano infatti, in Via Claudia n. 7132 a Garofano, era stata più volte ritenuta “non idonea” nei sopralluoghi effettuati dall’Ausl, a causa degli spazi troppo angusti. Si avvia quindi verso una soluzione positiva un contenzioso che si trascina da diversi anni.

«Era inutile – commenta il sindaco savignanese, Germano Caroli - continuare a investire sul nostro canile (che è intercomunale e serve la maggior parte degli altri centri dell’Unione), un edificio vecchio che sapevamo per certo sarebbe stato chiuso. Ecco perché si è andati subito alla ricerca di una nuova collocazione per i cani e lo si è fatto con una gara d’appalto per l’“aggiudicazione di un affidamento temporaneo” che si è svolto nel settembre dello scorso anno e che ha visto classificarsi al primo posto la Cooperativa Caleidos, che già gestisce l’impianto di Via Claudia. Il trasferimento è avvenuto però solo adesso perché uno dei partecipanti ha presentato un ricorso al Tar che è stato respinto agli inizi di marzo».

Per quanto tempo i cani rimarranno a San Giovanni in Persiceto? Tutto dipenderà dai tempi di attuazione del progetto che prevede la costruzione di un nuovo canile in Via Confine a Spilamberto, nella zona delle “Sipe Alte” al confine con Vignola, il cui costo è di 700.000 euro, di cui 250.000 coperto da fondi pubblici. Questa struttura accoglierà non soltanto gli animali che hanno da poco traslocato a San Giovanni in Persiceto ma anche i circa 30 che si trovano nel piccolo canile di Spilamberto.

«Occorrerà da un anno a un anno e mezzo prima che il progetto venga portato a termine - spiega fiducioso e realista Caroli - Per noi il canile è sempre stato oggetto di grande attenzione. La soluzione che abbiamo trovato non scontenta nessuno. Soprattutto non c’è stato il ricorso a cause giudiziarie che qualcuno aveva ventilato. Per la gestione attuale l’Unione sborserà 227.000 euro ma, una volta che entrerà in funzione il nuovo canile, il costo annuale si abbasserà di almeno il 30%».

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