Gazzetta di Modena

Modena

LUNEDÌ prossimo all’hotel raffaello l’iniziativa di CONFINDUSTRIA MODENA

Un convegno sui problemi della medicina del lavoro

Un convegno sui problemi della medicina del lavoro

“Il giudizio di idoneità parziale del dipendente espresso dal medico competente. Le relazioni tra medicina e job description”. Questo il titolo del convegno, organizzato da Confindustria Modena, per...

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“Il giudizio di idoneità parziale del dipendente espresso dal medico competente. Le relazioni tra medicina e job description”. Questo il titolo del convegno, organizzato da Confindustria Modena, per lunedì prossimo alle 15, presso la sala convegni dell'Hotel Raffaello di Modena (strada Cognento 5). Con l’avanzamento della propria vita professionale e anagrafica, o per un qualsiasi evento imponderabile e fortuito, il dipendente di un’azienda potrebbe non essere più idoneo a ricoprire il ruolo per il quale è stato assunto. In questa eventualità, chi deve certificare le mutate condizioni di salute del lavoratore e decidere dove ricollocarlo? Il decreto legislativo 81 del 2008 prescrive che se ne occupi il cosiddetto “medico competente” (con specializzazione in medicina del lavoro). Ma la materia è controversa. Da una parte la legge difende il diritto alla salute del lavoratore, dall’altra preserva le esigenze produttive delle aziende. Si arriva, in certi casi, a situazioni in cui vi sono medici che si ritrovano a indossare i panni del direttore di stabilimento o del responsabile del personale. Dopo l’introduzione del responsabile dell’area relazioni industriali e lavoro di Confindustria Modena Simone Gradellini, il convegno vedrà i contributi di Maurizio Del Nevo (medico competente), di Luigi Bettini (giudice del lavoro al tribunale di Modena), di Nicolino D’Autilia (presidente dell’ordine provinciale dei medici) e di William Ballotta (segretario provinciale Cisl). «Organizziamo questa iniziativa per dare alle nostre aziende risposte e linee guida in una materia intricata – commenta Gradellini – Crediamo, infatti, che la riforma pensionistica di fine 2011 in virtù del notevole allungamento della vita lavorativa potrà acuire sempre più questo tipo di problematiche».