Gazzetta di Modena

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messaggio ai candidati

L’appello di Rete Imprese Italia

L’appello di Rete Imprese Italia

«Tassazione eccessiva. Basta espansioni, si qualifichi l’esistente»

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«Abbiamo voluto dare un segnale forte, di presenza». Rete Imprese chiama a raccolta la futura classe politica, rivolgendo ai candidati sindaco un “appello programmatico”. Un insieme di valutazioni e proposte, quello partorito dall’organizzazione – alla quale aderiscono Confesercenti, Ascom-Confcommercio Fam, CNA e Lapam-Confartigianato – che punta infatti a creare dibattito e al tempo stesso indicare la strada alle future amministrazioni. Le prossime elezioni rappresentano infatti un appuntamento fondamentale, in particolar modo per le piccole e medie imprese, ancora attanagliate da una recessione terminata a livello teorico ma i cui effetti sono ancora ben presenti nelle realtà aziendali. Imposizione fiscale e burocrazia. Si parte dalle imposte eccessive, descritte come “il” problema della rete aziendale modenese. Di più, un vero e proprio incubo per la piccola e media impresa, stretta anche dalla malaburocrazia; tanto che, secondo Umberto Venturi, presidente di Cna Modena, i due aspetti avrebbero raggiunto “livelli insostenibili”. A finire nel mirino e soprattutto la Iuc, l’imposta unica comunale, un ombrello al di sotto del quale si ritrovano Imu, Tasi e Tari. Venturi ne ha per tutte e tre. La prima, in particolare, finisce per essere una “doppia tassazione, in quanto gli immobili di proprietà delle imprese ove si svolge attività lavorativa sono già soggetti alle imposizioni sul reddito d’impresa”. Tra le misure che il quartetto propone alla futura giunta spunta anche il capitolo esternalizzazioni. Sarebbe a dire, l’avvio di processi «volti a ridimensionare il ruolo del Comune nella gestione dei servizi», al fine di continuare ad essere in grado di «fornire quelle prestazioni indispensabili a cittadini, famiglie e imprese». Anche perché, sostiene Venturi, «probabilmente il privato potrebbe fare meglio del pubblico», al quale spetterebbe comunque l’onere di progettazione e programmazione. Turismo e commercio. Un capitolo a parte, vuoi anche per le rilevanza dedicatagli in campagna elettorale, va poi riservato a turismo e commercio. A parlarne è Giorgio Vecchi, vicepresidente provinciale di Ascom-Confcommercio Fam. Parla di un’operazione di marketing territoriale, che deve sovrapporsi al marketing commerciale. «Non è più possibile pensare al commercio in un’ottica di ulteriore espansione, occorre imboccare la strada della qualificazione dell’esistente». In poche parole, valorizzazione delle eccellenze, dato che queste ultime possono rappresentare un volano molto forte. Da qui a nominare il Palatipico e descriverlo come una priorità, soprattutto in vista dell’expo 2015, il passo è breve. Più in generale, sarà necessario «ripensare città e territorio in chiave turistica, sviluppando piano di promozione e comunicazione adeguati». Le proposte della Rete non finiscono certo qui. Si ragiona anche su precise azioni di sostegno alle economie locali, sul ruolo di scuola e università, sulle attività manifatturiere, sulla sicurezza. E si dedica particolare attenzione all’abolizione delle province e alla successiva riorganizzazione territoriale degli enti pubblici.

Marcello Radighieri