Gazzetta di Modena

Modena

Negozianti, fronte diviso su piazzale San Francesco

Negozianti, fronte diviso su piazzale San Francesco

Polemica sui giochi gonfiabili e la baracchina per crêpe davanti a San Francesco «Una scelta sbagliata, non rispettosa e che ha degradato l’accesso al centro»

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Su largo San Francesco trasformato in spiaggia, con giochi gonfiabili e baracchina per la vendita di crêpe, piovono altre critiche. E non sono quelle di un ambientalista come Gaetano Galli, che aveva definito oltraggioso l'utilizzo di quello spazio come fosse un luna-park, fra palazzi storico, a pochi metri dal sagrato di una chiesa. Sono commercianti.

«Riteniamo che la scelta di posizionare dei giochi gonfiabili e una baracchina di dubbio gusto in largo San Francesco non sia stata dettata dal buon senso, né tanto meno dall'amore per Modena. Si tratta di un'iniziativa inopportuna che rischia concretamente di ottenere i risultati opposti a quelli che si era prefissata», scrivono i negozianti, una ventina, guidati da Antonio Ronchetti e col sostegno di Forza Centro di Enrico Benini, che non la pensano come i colleghi che avevano nei giorni scorsi difeso l'iniziativa. «Se l'obiettivo era quello di creare un richiamo verso il centro - proseguono i venti - allora gli ideatori hanno preso un grosso abbaglio. Dei giochi di gomma dai colori sgargianti che starebbero benissimo su una spiaggia, stonano invece in una piazza del centro storico, ed urtano il senso del bello. Sono già decine i modenesi che si sono espressi in questi termini. Inoltre la collocazione di fronte alla chiesa di San Francesco è inopportuna se non addirittura irrispettosa. Si tratta pur sempre di un luogo di culto che merita un rispetto anche estetico. E questa considerazione varrebbe anche se al posto di una chiesa ci fosse una sinagoga o una moschea. Si aggiunga poi la constatazione che se l'obiettivo era anche quello di animare la zona sottraendola a balordi e sbandati, il risultato ottenuto è diametralmente opposto. Gli ubriachi e gli stranieri, lungi dall'essersi allontanati, hanno trovato i giochi di loro gusto e hanno eletto la zona più che mai a loro territorio di ritrovo. In definitiva si può sentenziare che questa iniziativa non ha portato a nessuna riqualificazione ma ha degradato ulteriormente uno degli accessi più importanti al centro storico di Modena». A difendere i giochi erano stati i commercianti dell’assocazione SanFra, che avevano visto nelle critiche una offesa alla «libertà di dare spazio alla vitalità piuttosto che allo spaccio che fino a pochi mesi fa prosperava nella zona». L’associazione aveva anche sottolineato come l’iniziativa fosse stata concordata con residenti e commercianti. Evidentemente, non tutti.