Nei cantieri del sisma 1500 irregolari
I dati della Direzione regionale del lavoro su 2500 operai controllati: evasi 2milioni e 840mila euro
Nel 2013, nel corso di 11.715 ispezioni nelle aziende del territorio, sono state riscontrate 5.194 irregolarità (il 44% del totale), 9.526 lavoratori irregolari (sui 21.934 controllati), oltre 38 milioni evasi ed è stata sospesa l'attività di 569 aziende. Sono i dati dell'attività di vigilanza diffusi dalla Direzione regionale del lavoro dell'Emilia Romagna.
«Il numero di controlli effettuati, sebbene abbiamo subito una diminuzione del personale, è rimasto più o meno fermo rispetto allo scorso anno - ha detto il direttore, Aniello Pisanti - non ci sono grossi scostamenti. La crisi, inoltre, dura da qualche anno e mantiene costante le irregolarità. Di certo possiamo dire che in edilizia la crisi ha inciso per le violazioni, siamo tornati a livelli di venti anni fa».
La Direzione regionale del lavoro, inoltre, ha sospeso 49 attività da inizio anno (provvedimento che si ha nel caso in cui i lavoratori in nero sono più del 20% del totale o per reiterate violazioni in materia di sicurezza) e ha sottoposto a controlli quattro associazioni di volontariato.
Nel Modenese, dove i controlli sono stati prevalentemente rivolti ai cantieri della ricostruzione post-terremoto, sono stati 659 gli illeciti (1.356 ispezioni), 1.498 lavoratori irregolari, sui 2.448 controllati, e 2.839.295 euro evasi. È dell’altro giorno invece un controllo fatto insieme a carabinieri, polizia, Dia, Ausl, Guardia di finanza e Provveditorato alle opere pubbliche, che hanno ispezionato - ciascuno con le proprie competenze - nove aziende, di cui alcune straniere, impegnate nei lavori per la realizzazione della Variante di Valico, e 129 lavoratori. «Le ispezioni che abbiamo portato avanti nel 2013 - ha specificato Pisanti - sono diverse in numero da provincia a provincia per i diversi standard di organico degli uffici».