Gazzetta di Modena

Modena

Si ferisce all’asilo a Carpi, i genitori fanno causa

di Rino Filippin
Si ferisce all’asilo a Carpi, i genitori fanno causa

La mamma della bimba di un anno e mezzo: «Da mesi attendiamo chiarimenti». Archiviato l’esposto presentato in Procura

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«Quando l’ho portata all’asilo nido, la mattina, la mia piccola di un anno e mezzo era vispa e sana. Il pomeriggio me l’hanno consegnata con il volto pieno di lividi e graffi. Questo è accaduto molti mesi fa e in tutto questo tempo nessuno mi ha dato delle spiegazioni su questo gravissimo episodio: adesso è giunto il momento di fare intervenire l’avvocato».

È una mamma di Carpi, imprenditrice molto in vista, che mentre racconta l’accaduto, si emoziona ancora. «Dall’asilo - racconta M.S., queste le iniziali del nome della donna - mi hanno chiamato verso le 15 per dirmi: “Quando verrà alle 16 a ritirare sua figlia non si spaventi, c’è stato un problema, ma nulla di grave”. Una telefonata che mi ha messo in preallarme - continua - e in effetti quando sono arrivata mi si è presentata una scena che per me è stata come un pugno nello stomaco: mi sono sentita mancare...». Il passo successivo è stata la visita al pronto soccorso dove la bimba è stata visitata. «Sono stati molto bravi al Ramazzini - racconta la donna -; i medici hanno sottoposto mia figlia a numerosi esami ed accertamenti riscontrando graffi ed ecchimosi su tutto il volto. Però quando ho chiesto loro da cosa erano stati causati non ho ricevuto risposte certe. Pensavo che me le avrebbero date all’asilo, ma la risposta delle maestre è stata: “Non eravamo presenti durante il sonnellino dei bimbi, momento durante il quale si è verificato il fatto”. Poi ci siamo rivolti al Comune, ma anche dall’assessorato competente zero chiarimenti».

La famiglia, ha ponderato a lungo prima di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Modena. «Nei giorni scorsi - racconta la donna - il mio avvocato ci ha informati che il caso è stato archiviato. Allora mi sono detta: no, questa non passa. Non possiamo aspettare quasi un anno e sentirci dire, in sostanza, che nessuno ne sa nulla. E allora d’impulso ho voluto liberarmi di questo peso pubblicando su facebook questa brutta storia. In tanti mi hanno manifestato solidarietà, ma adesso bisogna fare il passo successivo».

Con il legale di fiducia la famiglia della piccola ha scelto la strada della causa civile. «Non lo facciamo di sicuro per avere un indennizzo - spiega la manager - ma solo perché vogliamo sapere com’è possibile che sia accaduta una cosa simile. Non vogliamo nemmeno a priori accusare le istituzioni o le persone che svolgevano il servizio all’asilo, però credo che qualcuno debba darci delle risposte. Siamo due genitori che chiediamo semplicemente cosa è accaduto alla nostra bimba. Ma lo sa che dopo quell’episodio per mesi ha avuto incubi notturni?».