Gazzetta di Modena

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Elezioni, Rosi e Piccinini candidati delle opposizioni

di Andrea Minghelli
Elezioni, Rosi e Piccinini candidati delle opposizioni

San Cesario. Il primo è l’aspirante sindaco scelto da tutti i partiti del centrodestra la seconda sarà alla guida di una lista civica impegnata sui temi ambientali

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SAN CESARIO. A San Cesario sarà corsa a tre per il dopo Zanni. A sfidare Gianfranco Gozzoli del centrosinistra, attuale vicensindaco, Sabina Piccinini e Luciano Rosi. Attuale capogruppo PdL e Lega in consiglio comunale, per le amministrative di maggio Rosi guiderà “Viva San Cesario”, lista civica che raccoglierà tutto il centrodestra. La sua candidatura è sostenuta da tutti i partiti del centrodestra: Forza Italia, Fratelli d'Italia, Ncd, Udc e Lega Nord. «Puntiamo su ingegno e creatività - ha spiegato Rosi - al primo punto del programma c'è un assessorato specifico per i giovani, retto da uno di loro». Ma il programma di Rosi punta anche alla riqualificazione dell'ex cinema comunale, «da far rivivere come centro multimediale e multifunzionale di aggregazione e di pari passo individuare una sede per le associazioni over 21, oggi inesistente. Poi potenziare il campo sportivo, a progettare la Casa delle Associazioni e a portare a Villa Boschetti un laboratorio permanente di cultura». Accanto la scuola, con le «Pacinotti - ha continuato Rosi - campus per le attività didattiche, formative, sportive e artistiche. E soprattutto un confronto all'interno della futura Unione per portare a Castelfranco un nuovo istituto superiore». Sull'Unione, punto principale su cui si giocherà la sfida elettorale sancesarese, «l'auspicio e il desiderio per il nostro paese - ha proseguito - è di conservare la nostra identità e di contare al pari degli altri Comuni». È di Rosi la singolare protesta andata in scena l'anno scorso in consiglio comunale: al momento di comunicare in Regione il cosiddetto ambito ottimale, l'Unione ideale di Comuni a cui delegare alcuni servizi, lui e i consiglieri del centrodestra indossarono provocatorie magliette. Quello della Piccinini candidata sindaco alla testa della lista civica “Nuovo San Cesario” era un altro nome noto da tempo e ora ha presentato lista e i primi punti del programma. «Ci candidiamo - ha spiegato la Piccinini - perché serve qualcuno che metta il pepe. Ora è un fiorire di promesse, come il recente annuncio del sindaco in consiglio comunale di far pagare ai cavatori l'Ici arretrata e l'Imu. Ma in 5 anni cos'ha davvero portato la maggioranza? Abbiamo ottenuto impegni, non spese effettive. Non ci fidiamo di tante promesse». Questa è la terza volta che la lista civica della Piccinini si presenta: «Ci sono situazioni - ha continuato la candidata - che seguiamo da 20 anni. Ci sono voluti 15 anni per coprire i cumuli dell'Emiliana Rottami in via Bonvino, è dal '93 che i frantoi devono essere spostati. Ci sono voluti 20 anni per vedere applicata la convenzione dei laghi di Sant'Anna». Oltre ai temi ambientali, la lista civica punta molto sulla riqualificazione di ex cinema ed ex macello, così come di Villa Boschetti, «dove trasferire la sede municipale dopo uno studio di fattibilità» e sulla riqualificazione del lungofiume. Infine l'Unione: «Temiamo un'Unione a 7, con Modena - ha concluso la Piccinini - le cave e il caso dell'ospedale di Castelfranco hanno dimostrato come il peso politico di San Cesario e Castelfranco sia nullo di fronte al partitone modenese. Qui finora si sono eseguiti ordini di scuderia. A noi va bene un'Unione a 6, è la presenza di Modena che ci preoccupa, è ingombrante».