«Furto dati: processate Samorì»
Acquisizione abusiva di nomi per la campagna elettorale Bper: il giudice decide l’imputazione coatta
La notizia è arrivata all'avvocato proprio nel giorno dell'assemblea della Bper che da anni tenta (invano) di “scalare”. E riapre un caso per Gianpiero Samorì, che alle sue velleità nel mondo bancario aggiunge anche quelle politiche (era già stato vicepresidente dei circoli del buon governo di Marcello Dell'Utri e ora punterebbe a candidarsi alle elezioni europee con Forza Italia). Samorì, infatti, dovrà fare i conti con l'imminente rinvio a giudizio, a Bologna, per la vicenda dei dati sensibili dei soci della Bper, rubati dal database dell'istituto di credito modenese. La notizia è arrivata giovedì scorso, durante l'udienza davanti al giudice Andrea Scarpa, che doveva decidere sull’opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dai legali di Bper, Francesco Coppi e Luca Moser. Ma l'avvocato, dapprima incredulo di fronte alla notizia, si dimostra (come di consueto) tranquillo.
«Io non ho fatto niente – afferma Samorì dai locali di Modena Fiere, dove ieri si è svolta l'assemblea dei soci della Bper – Il pm aveva chiesto l'archiviazione, sono tranquillo. Non mi aspetto niente, perché so di non aver fatto nulla. I processi sono fatti apposta per determinare se una persona è colpevole o innocente. Vedremo». Qualche passo indietro. Siamo nel 2011, la dirigenza della banca denuncia il furto di dati sensibili, in seguito alla quale l'avvocato viene indagato per accesso abusivo a sistema informatico, rilevazione e utilizzo di dati sensibili.
L'accusa sostiene che Bper Futura (l'associazione di Samorì, con la quale ha tentato più volte di approdare nel Consiglio di amministrazione della Bper, senza mai riuscirci) sia entrata in possesso ed abbia utilizzato numeri di telefono dei soci per fare campagna elettorale in vista dell'assemblea annuale. Per l'avvocato tuttavia il pm aveva chiesto l'archiviazione, sostenendo non esserci collegamenti con l'acquisizione abusiva dei dati. Ma giovedì il colpo di scena: il giudice Scarpa ha imposto alla pm l'imputazione coatta dell'avvocato, motivandola con “l'effettivo ruolo di preminenza e guida all'interno dell'associazione Bper Futura” e sostenendo che ci sono elementi che “inducono a individuare il suo concorso nei reati commessi dagli altri indagati”. Entro 10 giorni il pm dovrà chiedere il rinvio a giudizio di Samorì. Non sono giorni facili per l'avvocato. È imminente, infatti, la decisione del Gip sulla vicenda giudiziaria legata crac della banca Tercas, per cui Samorì è coinvolto, insieme a decine di persone, con le accuse di associazione a delinquere, aggravata dalla transnazionalità, appropriazione indebita aggravata, bancarotta fraudolenta aggravata e ostacolo alle funzioni di vigilanza.
Felicia Buonomo