Gazzetta di Modena

Modena

Samorì: «Vogliamo regole a tutela delle minoranze»

di Felicia Buonomo

L’avvocato preannuncia programmi e obiettivi dell’associazione Bper Futura «Presenteremo alla Bce un libro bianco con le osservazioni e le nostre proposte»

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Non un addio, ma un arrivederci. Che suoni come una promessa o come una minaccia, meglio lasciarlo decidere all'attuale dirigenza. Quel che è certo è che l'avvocato Gianpiero Samorì, che per questa assemblea ha deciso di non proporre alcuna lista per il rinnovo del Cda, continuerà nel tentativo di scalata della banca. Ieri dal palco di ModenaFiere, durante il dibattito assembleare, non ha fatto ricorso a troppi giri di parole.

«Questo non è un addio – ha detto – ma un arrivederci, non appena ci saranno le condizioni di ordine giuridico che ci consentiranno di partecipare sul piano delle regole, che devono tutelare le minoranze».

Sono i centri di voto, in particolare, ad indispettire l'avvocato. «I centri di voto – ha detto – disarticolano la capacità di interloquire in assemblea e rendono la banca completamente prona e supina a quelli che sono i desiderata degli organi di amministrazione. È come se chi è al governo decidesse, a seconda della convenienza, di votare in Emilia Romagna o in Sicilia, perché lì si pensa di prendere più voti. Noi abbiamo impugnato questa delibera e faremo appello, perché è un elemento di perturbazione della dinamica assembleare, che rende impossibile qualsiasi elemento di partecipazione». A novembre, dunque, Samorì con il suo team sarà pronto a mandare alla Banca Centrale Europea il suo “libro bianco”, dove saranno contenute tutte le osservazioni che spera possano portare ad interventi di modifica, come ad esempio «smettere – ha aggiunto l'avvocato – di fare le elezioni del consiglio a rate (sei consiglieri di amministrazione ogni anno). Non viene fatto per un semplice motivo, perché vorrebbe dire consentire a più parti di minoranza, quindi anche a noi, di avere accesso agli organi sociali».

Nel frattempo l’avvocato Samorì si dichiara quasi soddisfatto di come gli attuali assetti societari si stanno modificando. «Questo consiglio di amministrazione – ha detto l'avvocato modenese – è sicuramente più qualificato rispetto a quello esistente sei anni fa, quando abbiamo cominciato la nostra avventura di contrasto al potere delle banche. L’amministratore delegato Luigi Odorici rappresenta l'ultimo elemento della vecchia fase. Speriamo che Alessandro Vandelli (vice direttore generale Bper), che diventerà sicuramente il prossimo amministratore delegato, possa rappresentare un elemento di rottura e di novità rispetto al passato. Ma vi posso garantire che la nostra associazione Bper Futura ci sarà, anche nei prossimi anni. Perché abbiamo ottenuto molti risultati, ma non siamo riusciti nell'obiettivo, peccato originale del sistema delle banche popolari e che può riemergere in ogni momento, di impedire l'autoreferenzialità».