Gazzetta di Modena

Modena

Un modenese tra i mille sapori dell’Europa unita

di Ugo Malagoli
Un modenese tra i mille sapori dell’Europa unita

Non sei ancora atterrato che già ti sembra di sentire odore di cavoletti di Bruxelles. Si perché i luoghi comuni sono duri a morire e quando giri per l'Europa vale il detto “Un paese, un piatto”....

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Non sei ancora atterrato che già ti sembra di sentire odore di cavoletti di Bruxelles. Si perché i luoghi comuni sono duri a morire e quando giri per l'Europa vale il detto “Un paese, un piatto”. Così in Germania pensi mangino solo würstel, in Francia formaggio, in Svizzera la cioccolata. Invece molto rapidamente ti rendi conto che sono stereotipi e che il Belgio, è soprattutto cioccolata con praline di ogni tipo e qualità e vie di soli maitre chocolatier ancor più che e il prezioso foie gras. Per quanto riguarda la ristorazione ormai la globalizzazione e la libera circolazione di merci e persone hanno (ahimè) standardizzato tutte le maggiori citta europee con la sola eccezione di qualche locale pluristellato di colleghi di un altro pianeta. Così con grande nostalgia ripensi alle polpette della Cervetta o ai maccheroni pettinati della indimenticata Bianca. Per fortuna da noi, anche se proliferano locali “All you can eat” o etnici, uno zoccolo duro di bravi ristoratori resiste stoico a far pasta fresca, cuocere per ore zamponi e cotechini fatti come una volta e a trovare chi glieli fa… Bravi ragazzi, tenete botta! Breve nota di cronaca: trattenuto a pranzo al Parlamento Europeo ho sperimentato il più ardito tentativo di ingegneria gastronomica. In una struttura immensa fondere 28 culture gastronomiche in un colpo solo. Spazio riservato all'Italia ieri? Maccheroni panna e prosciutto e Tiramisù. Povero Artusi!