Gazzetta di Modena

Modena

Porte aperte al “Melograno”

Porte aperte al “Melograno”

Inaugurato il supermarket della solidarietà per aiutare le famiglie in difficoltà

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Inaugurato al civico 6 di via San Simone, zona Braida, l'emporio della solidarietà “Il Melograno”, un market in cui le famiglie in difficoltà del territorio avranno la possibilità di fare la spesa non pagando il conto in euro ma con punti assegnati a loro dai servizi sociali del Comune o dalla Caritas del territorio. Inoltre enti e associazioni saranno coinvolti nel progetto insieme all'emporio come ad esempio l' organizzazione delle attività culturali sui possibili stili di vita responsabili e sostenibili anche in tempo di crisi. In occasione dell'inaugurazione per dare inizio a tutto questo erano presenti Andrea Brunetti, presidente dell'associazione il “Melograno”, Angelo Morselli, presidente dell'associazione servizi per il volontariato di Modena, Romano Madrigali, consigliere di amministrazione della fondazione Cassa di risparmio di Modena, e il sindaco Luca Caselli. Dopo il taglio del nastro, vi è stata la benedizione dei locali ad opera di don Sergio Pellati, parroco della Consolata e referente Caritas del vicariato, e da don Francesco Saccani, parroco di Braida «La Caritas – ha detto Andrea Brunetti – è la testimonianza della carità in vista dello sviluppo integrale dell'uomo attraverso la funzione pedagogica che significa educare a una cittadinanza attiva ed ad essere brave persone. Tutto ciò viene realizzato dal “Melograno” insieme ad altri organismi. A tutto questo si aggiunge l'emporio della solidarietà che è un luogo di sostegno alle famiglie. Il “Melograno” non andrà a risolvere i problemi della famiglia con l'aiuto alimentare ma sarà certamente un luogo dove le famiglie che hanno difficoltà nel portare avanti una vita dignitosa ed impossibilitati a farlo per la crisi economica che li ha coinvolti possono trovare sostegno temporaneo. L'emporio non è solo utile per ricevere aiuto, ma anche per conoscere nuove persone». «Il “Melograno” - ha concluso Angelo Morselli, presidente dei servizi per il volontariato di Modena – è un progetto che si aggiunge ad altre esperienze come ad esempio il “Portobello” di Modena. Non ci sarà solo del cibo, ma anche la relazione tra le persone, che a volte serve più di un chilo di pasta».

Giovanna Frigieri