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Il sito di Cavone è in esaurimento

Il sito di Cavone è in esaurimento

L’assessore regionale Muzzarelli sulle trivellazioni: «Non andrà avanti per molto, quindi si può chiudere e stiamo facendo verifiche per questo»

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Il sito di Cavone a Mirandola è in esaurimento. E la regione si sta già attivando per poterlo chiudere definitivamente. Nel frattempo, come confermato anche oggi dal governatore Vasco Errani, l'attività di estrazione è sospesa e domani sarà firmata l'intesa a Roma con la società di gestione Gas Plus per l'avvio di un'attività di monitoraggio e ricerca scientifica sui possibili legami fra le trivellazioni e il terremoto che nel maggio 2012 squassò l'Emilia. «Il sito di Cavone, mi dicono oggi i tecnici, è in esaurimento- afferma l'assessore regionale alle attività produttive, Giancarlo Muzzarelli, oggi durante l'incontro con i comitati No triv in Regione - non andrà avanti ancora per molto. Quindi si può chiudere, stiamo facendo delle verifiche anche su questo". I comitati chiedono di poter nominare uno scienziato di loro fiducia che partecipi agli studi del Cavone: »non siamo disposti a fare da cavia», dicono. Ma Muzzarelli fa capire che è impossibile. "Il ministero non vuole nessuno attorno al Cavone- avverte l'assessore- sarà già difficile che accettino la presenza della regione. Ci rivediamo ogni tanto per informarvi di come procedono le cose". Stessa rassicurazione anche da parte di Paola Gazzolo, assessore regionale alla difesa del suolo, anche lei presente al faccia a faccia. «Non mettiamo il bavaglio a nessuno- assicura- ora leggete bene il rapporto ichese che abbiamo pubblicato oggi e poi ci rivediamo, altrimenti rischiamo di parlare di due livelli diversi»