Montanini candidato sindaco di Cambiamo Modena: «Siamo noi il cambiamento» - VIDEO
Il “leader” della lista civica appoggiata da Fare, Scelta Civica ed Etica e Legalità: «Muzzarelli rinunci allo stipendio»
Per lui il candidato sindaco del Pd si chiama Pighi-Muzzarelli. Per lui a Modena c’è il muro di “Ber-Modena”. Accetta il ruolo di “Pierino”, urla come Grillo contenuti però renziani, se la prende con chi «cavalca il disagio, non solo non è giusto ma è anche meschino». Piuttosto inquadra la città come vecchia e prossima al collasso, scomodando paragoni russi, da Andropov/Pighi e Cernenko/Muzzarelli, mentre lui si definisce Gorbacev. A rottamatore preferisce innovatore. Tutto questo è Antonio Montanini, 52 anni, un passato da presidente nazionale dei giovani imprenditori di Confapi, candidato sindaco della lista civica CambiaModena. Lo hanno già scelto Scelta Civica, Fare per fermare il declino, Etica e Legalità, con Eugenia Rossi, unico ex consigliere comunale in lista. Per il resto una ventata di aria nuova, con i capilista Christian Pellacani e Maria Cristina Bovenzi.
«CambiaModena è una lista civica seria, che nasce con programma e scopi precisi, non per esistere il tempo della campagna elettorale», chiarisce Montanini, una lista che «nasce sull'onda del fallimento del progetto Maletti», e che si rivolge «a tutto l'elettorato di destra e di sinistra con l'obiettivo di essere centrale nel cambiamento», ma senza essere di centro. «Siamo aperti a tutti i movimenti politici a patto che rinuncino ai loro simboli» ed «esclusi Sel e Fdi», aggiunge Montanini, «non siamo contro il Pd- aggiunge- ma contro quella classe dirigente che non favorisce l'alternanza politica, principio base della democrazia», che «lo stesso Pd rivendica tanto a livello nazionale».
Muzzarelli se vuole essere coerente «rinunci al suo stipendio e si rimetta in discussione, abbia il coraggio come ho avuto il coraggio io». In termini di risultati Montanini ha le idee chiare: «Puntiamo ad essere secondi al primo turno - spiega - anche con un solo voto in più rispetto ai terzi».
Ecco i candidati: Michele Amico, Davide Annigoni, Maria Claudia Ansaloni, Francesca Barbolini, Francesco Barca, Alessandro Boni, Maria Cristina Bovenzi, Sergio Cannaviello Obradovich, Sonia Castaldo, Rino Costa Zaccarelli, Daniela Dallari, Mauro De Ceglie, Erika De Filippo, Anna Ferrari, Christian Fogliani, Enrico Gradellini, Maurizio Graia, Antonio Iacomacci, Stefano Lombardi, Maurizio Mattioli, Marco Nicoletti, Cristian Palazzolo, Christian Pellacani, Raffaella Rizzo, Eugenia Rossi, Angelo Semeraro, Rocco Strangi, Gianni Tavoni, Alessandra Tuppo, Fulvia Ugetti, Rocco Vergine, Gaia Zaccarelli.
Davide Berti