Turismo invernale in crisi Si prepara il piano di aiuti
Incontro tra l’assessore regionale Melucci e gli amministratori dell’Appennino «Puntiamo alle sinergie tra pubblico e privato e al rilancio del marketing»
Manca veramente poco alla chiusura della stagione turistica invernale. I primi bilanci, come era ampiamente nelle attese, sono tutti improntati ad un deciso segno meno. Sia per quanto riguarda la vendita di skipass, sia per ciò che attiene alle presenze negli alberghi. Al capezzale del malato, che in questo caso è il cosiddetto turismo bianco, è accorso anche l'assessore regionale al turismo Maurizio Melucci, che ha incontrato i sindaci del Frignano. «Abbiamo discusso con i diversi rappresentanti della mondo economico e con gli operatori del territorio, ci siamo confrontati tra noi Amministratori e coinvolto la Regione Emilia Romagna - ha spiegato l'assessore al turismo dell'Unione Comuni del Frignano Lorenzo Lugli - Poi, nel modo più chiaro e determinato possibile, ci siamo impegnati a rappresentare all'assessore regionale la difficilissima situazione del turismo bianco e la necessità di costruire nuove strategie per il rilancio economico del territorio del Frignano che allarghi la fruibilità per tutti i mesi dell’anno». Alla presenza anche del presidente del Consorzio Valli del Cimone Alessandro Tebaldi, l'assessore Melucci ha condiviso con i presenti l'idea di iniziare una fase di analisi territoriale e di studio comparativo con altri ambiti turistici nazionali ed esteri; analisi che porterà a fornire indicazioni e strategie su come potenziare i prodotti esistenti, sviluppare nuove tematiche, generare attenzione e posizionamento per l’ambito territoriale-turistico delle aree appenniniche di Modena , Bologna e Reggio Emilia. «È stata ribadita la necessità di intensificare il lavoro per il rilancio del nostro turismo, partendo dalla creazione di un nuovo unico distretto dell'Appennino emiliano romagnolo, all'interno del quale il Cimone sarà la figura principe - ha aggiunto Lugli - Occorre però ridisegnare anche il ruolo del pubblico che deve mettere in campo una vera regia e le risorse necessarie per permettere agli operatori turistici, i veri attori del comparto, di credere ed investire nella loro attività con lo scopo di compiere azioni rivolte a nuovi mercati turistici». «Ognuno deve fare la propria parte - ha sottolineato ripetutamente Melucci - In un rinvigorito contesto di collaborazione tra pubblico e privato devono nascere i Club di Prodotto, un sistema di vendita del turismo regionale attraverso gruppi di imprese che, superando i vecchi steccati e rendendosi conto di non poter più competere sui mercati presentandosi singolarmente, scelgono forme aggregative per condividere i loro prodotti o servizi, rafforzarli, innovarli e dotarli di elevati standard di qualità per poter continuare a competere in un mercato globalizzato, che ogni anno sforna decine di nuove mete in ogni parte del mondo a prezzi altamente competitivi, e alberghi con centinaia di posti letto ciascuno». Melucci ha poi confermato l’impegno della Regione per cofinanziare sia i progetti di marketing e promozione turistica che arriveranno dal territorio, sia le iniziative di commercializzazione in forma di co-marketing.