Gazzetta di Modena

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«Le scelte dell’Ausl minacciano le farmacie»

«Le scelte dell’Ausl minacciano le farmacie»

Silvana Casale (Federfarma): abbiamo salvato il sistema di prenotazione, ora l’azienda deve ascoltarci

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«Nei giorni più critici il sistema per le prenotazioni di esami e visite non è collassato grazie ai farmacisti che hanno comunque garantito la continuità del servizio. Senza il nostro supporto il sistema sarebbe collassato, con il risultato che migliaia di cittadini, almeno per qualche settimana, avrebbero avuto serie difficoltà a prenotare visite ed esami specialistici. Lo sottolineiamo oggi, non per riaprire una polemica, quanto piuttosto per riproporre all'Ausl un tema per noi centrale, vale a dire un maggiore coinvolgimento delle farmacie allorquando maturano le scelte che vanno ad incidere sulla organizzazione dei servizi sanitari territoriali dei quali siamo parte integrante».

A parlare è il presidente di Federfarma Modena, l'associazione che riunisce la totalità delle farmacie private della provincia, Silvana Casale che coglie l'occasione anche per ringraziare i colleghi «che pur tra mille difficoltà hanno assicurato la continuità del servizio Cup».

Superata, almeno in buona parte, la fase più complessa legata al cambiamento del programma utilizzato per le prenotazioni, Federfarma intende ora mantenere alta l'attenzione sulla centralità della rete delle farmacie, «senza la quale non sarebbe possibile fornire un servizio così capillarmente diffuso sul territorio. Non di rado i farmacisti si sono trovati a dover ratificare, se non a subire, delle decisioni già assunte. Il lodevole rafforzamento dei servizi territoriali, necessita di una progettualità che tenga conto di tutti gli attori presenti in modo che le scelte che si fanno, che rischiano di scardinare equilibri fondamentali, non facciano saltare quel modello di distribuzione dei farmaci che il mondo ci invidia».

«L'argomento, ne siamo consapevoli, è molto delicato perché riguarda la salute di tutti i cittadini e va quindi affrontato nei modi e nei tempi giusti attraverso un confronto costruttivo, ma non può essere eluso. La distribuzione diretta dei farmaci, effettuata cioè attraverso le farmacie ospedaliere o altri punti di consegna come le Case della Salute, continua ad essere un tema caldo rispetto al quale la preoccupazione è molto alta perché davvero sta minando l'esistenza stessa della rete» prosegue Silvana Casale.

«Si continua a dare per scontato che la farmacia ci sia sempre e comunque, anche dove il numero di abitanti è ridotto. Ma non è più così scontato, perché l'equilibrio economico è sempre più precario a causa di scelte che troppo spesso portano a distribuire una serie di tipologie di medicinali escludendo le farmacie territoriali» aggiunge il neo consigliere di Federfarma Modena, Leonardo Manicardi, da quattro anni titolare della farmacia di Polinago, piccolo comune dell'appennino con circa 1.700 abitanti distribuiti in un territorio montano più grande di Formigine.