«Nonata uccisa da malattia rara»
Il caso, nel Reggiano, coinvolse un’ostetrica sassolese poi assolta con i medici
Un’ostetrica sassolese e un’anestesista di Formigine assolte nell’ambito della vicenda che vide la morte di una neonata. Sono stati così tutti assolti i cinque medici finiti sotto processo per la morte di Anna Estatico, spirata il 17 novembre 2006 a due giorni dal parto in ospedale a Scandiano.
Un’assoluzione, da parte del giudice Cristina Beretti, che è “figlia” dell’esito della perizia disposta dal magistrato giudicante stesso e discussa ieri in aula: la morte della piccola era stata determinata da una malattia rarissima (che uccide un neonato su un milione), del tutto imprevedibile.
A fronte di questa conclusione peritale, lo stesso pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione dei medici, a cui si sono associati gli avvocati difensori Franco Mazza e Giorgio Boiardi. Rapida la decisione, in camera di consiglio, del giudice Beretti che ha assolto tutti i professionisti dall’accusa di omicidio colposo “perché il fatto non sussiste”. «E’ la fine di un incubo – ha commenta a fine-udienza l’avvocato Mazza – un atto liberatorio per i miei assistiti che sono stati per parecchi mesi imputati nonostante l’evidenza dell’insussistenza delle accuse». Non la pensa così, invece, l’avvocato Luciano Arcudi che tutela la famiglia Estatico: «I genitori sono amareggiati – dice il legale di parte civile – e non condividiamo la perizia che, peraltro, è in contrasto con la consulenza richiesta dalla procura. Abbiamo, comunque, intenzione di continuare l’azione legale per quanto riguarda il versante civilistico». Comunque assolti il ginecologo Tiziano Setti (reggiano 60enne), Antonella Fiandri, anestesista di 53 anni, residente a Formigine; Paola Rossi Miuzzi, ginecologa di 55 anni di San Lazzaro di Savena; Nadia Giaroni, pediatra neonatologa reggiana di 57 anni e Stefania Catellani, ostetrica sassolese residente a Scandiano, di 45 anni.