Piazza Roma, da maggio via alla pavimentazione - VIDEO - FOTO
I lavori iniziano dal cantiere nei pressi del portico dove si trova la gelateria Utilizzati ciotoli di fiume e lastre di granito. La Soprintendenza detta i tempi
Partirà a maggio la pavimentazione di piazza Roma, uno dei progetti di maggior respiro del periodo finale della giunta di Giorgio Pighi. Come la Gazzetta spiegava ieri quella fase dei lavori seguirà quella in corso, dedicata soprattutto ai rilievi archeologici effettuati da Donato Labate e Anna Bondini della Soprintendenza. Gli esperti sono infatti al lavoro nel cantiere posto nei pressi della statua di Ciro Menotti: qui deve essere creato uno "stanzone" tecnico che conterrà tutta la strumentazione per fare funzionare le fontane a velo d'acqua poste in superficie. In questo tratto della piazza di fronte al Palazzo Ducale gli archeologi hanno raggiunto, nello scavo di controllo, la profondità dello strato alluvionale. Scaveranno comunque ancora alcuni metri per giungere alla stratigrafia di epoca romana controllando così la presenza o meno di reperti importanti.
Qui ci sarà ancora bisogno, presumibilmente, di varie settimane prima di poter procedere con la pavimentazione. Molto più veloci saranno i lavori sul secondo cantiere, quello posto di fronte al portico con le gelateria Ducale: qui appunto la pavimentazione partirà ai primi del mese prossimo.
«Abbiamo ancora bisogno di alcune settimane - spiega Donato Labate - per i rilievi su questa parte, intanto abbiamo catalogato e fotografato tutto quanto individuato nello scavo, assumendo tutte le informazioni per datare i materiali. In particolare lì sono emerse strutture edilizie abbattute nel corso del Settecento, materiali realizzati dal '500 in poi. Ovviamente ne abbiamo subito chiestola tutela e coperto i beni antichi con uno speciale geotessuto che li proteggerà e lì isolerà rispetto alla pavimentazione soprastante».
La pavimentazione sarà composta in parte da ciotoli di fiume - stesi sul 44% dei 9600 metri quadrati interessati alla copertura - e in parte da lastricato di selce e lastre di granito sui restanti 5376 metri quadrati totali. La riqualificazione voluta dal Comune, che eliminerà in parte la possibilità di parcheggiare se non in alcune zone dell'ampio invaso, prevede inoltre un attraversamento in diagonale con due ampi “camminamenti” realizzati in lastre di pietra 'forte Alberese' che dai portici di via Farini si allargherà in direzione dei limiti esterni dell'edificio dell'Accademia militare.
Il nuovo soprintendente archeologico Marco Edoardo Minoja segue da vicino i lavori in piazza Roma tanto che dieci giorni fa è venuto a Modena per un sopralluogo personale: «Nei cantieri di piazza Roma - spiega - stiamo facendo tutte le verifiche di legge sull'area che ha restituito evidenze archeologiche. Mi pare che dal punto di vista della compatibilità con le opere di urbanizzazione previste dal Comune problemi non se ne siano verificati e perciò tutto quanto ritroviamo nello scavo resterà in situ, debitamente studiato. Lavoriamo con attenzione, perché la posizione urbanistica dei lavori è interessante, soprattutto per la vicinanza con le mura romane di cui già si conosceva l'esistenza. Tutto verrà conservato mentre sposteremo se troveremo qualcosa di trasportabile. Io penso inoltre che portare a vista le mura romane che sono alla profondità di alcuni metri non sarebbe la strategia migliore». Troppo complicato e costoso.
Stefano Luppi
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