«Puntiamo su sanità, ambiente e istruzione»
Presentata la lista civica che candida Silvia Santunione: «Ed è no sull’unione con Modena»
CASTELFRANCO. Un secco no all'Unione metropolitana con Modena, il ritorno a Castelfranco di un punto di primo intervento notturno, stop al consumo di suolo e un’offerta scolastica ampliata con un liceo, ecco gli impegni della lista civica Frazioni e Castelfranco, che ha presentato programma elettorale e i nomi dei candidati consiglieri, 24 oltre a Silvia Santunione candidata sindaco. In caso di elezione, «nei primi 100 giorni di mandato - ha spiegato Silvia Santunione, candidata sindaco per la lista civica - ci siamo dati l'impegno di chiedere il ritorno del punto di primo intervento notturno a Castelfranco. Dobbiamo dirci la verità: il depotenziamento dell'ospedale di Castelfranco è sotto gli occhi di tutti, nonostante i proclami dell'amministrazione che spaccia una guardia medica come un punto di primo intervento, con personale che senza nulla togliere alla loro professionalità non hanno alcuna specializzazione nell'emergenza-urgenza». Ambiente e consumo di suolo saranno altri due cavalli di battaglia della lista civica: «Questi - ha continuato la Santunione - sono stati 5 anni che per il nostro territorio hanno segnato una linea pesante da cui difficilmente si tornerà indietro: sono stati fatti tutti i passi amministrativi per scavare di nuovo. Nei primi 100 giorni ci siamo dati l'impegno anche di fermare il consumo di suolo, che non significa solo cave. Oggi sul territorio comunale ci sono 1900 abitazioni vuote, ma ne sono state pianificate altre 2400. Il territorio di Castelfranco ha già dato, è un territorio saturo e la pianificazione è stata fatta senza uno screening di quello che può essere il futuro». Poi ancora la scuola, «con la riqualificazione totale degli edifici scolastici - ha continuato la candidata - mettendoli in sicurezza, perché oggi la situazione è nebulosa. A Castelfranco serve inoltre un luogo per evitare a parte dei nostri ragazzi il pendolarismo, serve un liceo superiore per ampliare l'offerta scolastica, com'è a Vignola». Infine, «il nostro - ha concluso la Santunione - è un secco no all'unione metropolitana con Modena. Il distretto a 6 conta 75mila abitanti, Modena ne aggiungerebbe altri 180mila. Vista la disparità di numeri è inevitabile che Castelfranco sia relegata a ruolo di quartiere. Si allontanano i centri decisionale e storicamente abbiamo sempre avuta da perdere con le decisioni prese a Modena», leggasi ospedale, cave e impianto fotovoltaico a Manzolino.
Andrea Minghelli