Gazzetta di Modena

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Tar: maxi affitto da pagare L’hotel Appennino chiude

di Francesco Seghedoni
Tar: maxi affitto da pagare L’hotel Appennino chiude

Fiumalbo. Bocciato il ricorso del titolare contro l’aumento improvviso del canone Interrogazione dei consiglieri regionali del Pd. Il sindaco: «Si trovi una soluzione»

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FIUMALBO. L'hotel Appennino di Fiumalbo chiude. Lo ha deciso il titolare Massimo Bagatti, dopo che il Tar dell’Emilia Romagna ha respinto il ricorso del gestore contro il provvedimento dell’Agenzia delle entrate che, applicando un aumento del canone d’affitto, chiedeva il pagamento di oltre 34mila euro per il periodo febbraio–giugno 2013. È quanto segnalano alla Giunta regionale i consiglieri del Pd, Luciana Serri e Luciano Vecchi, in una nuova interrogazione nella quale ricordano che il nuovo canone (105 mila euro l’anno a fronte di una precedente cifra annuale di 4.500 euro) «è del tutto spropositato rispetto ai valori medi del mercato immobiliare della zona e al reale rendimento dell’hotel stimabile in circa 30 mila euro annui e fortemente intaccato dalla crisi». «Senza voler entrare nel merito delle decisioni del Tar», i consiglieri ribadiscono che è «assolutamente necessario trovare soluzioni che consentano al gestore di proseguire con l’attività in grado di mantenere vitale e produttiva una zona montana altrimenti a rischio di depauperamento» e chiedono alla Regione quali azioni possano essere adottate per evitare al gestore un esborso che determinerebbe la chiusura. Serri e Vecchi domandano anche «quali esiti abbia avuto il contatto con l’Agenzia delle entrate avviato dall’assessore Muzzarelli a seguito della precedente interrogazione» e se il bene in questione rientri tra quelli per i quali è previsto un trasferimento non oneroso al Comune di Fiumalbo e in tal caso quale sia stato l’esito della procedura. «Fino a quando non sarà chiarito se il demanio è proprietario dell'immobile o no, ho chiesto che l'affitto di 300 euro al giorno venga sospeso - ha spiegato il sindaco Alessio Nizzi - Solo in questo modo possiamo salvare l'albergo e i posti di lavoro. Considerando che avevamo chiesto un trasferimento dell’immobile al nostro Comune, mi chiedo quanto valga la pena procedere con un’operazione che potrebbe causare un danno all'ente. Se il costo annuo per Massimo Bagatti è di 150 mila euro e se il trasferimento al Comune comporta per lo Stato una mancata entrata, sarà molto difficile per noi corrispondere una cifra simile. Comunque la nostra battaglia va avanti. Abbiamo chiesto ai senatori modenesi Stefano Vaccari e Carlo Giovanardi di aiutarci a trovare una soluzione e credo che sarà presentata un'interrogazione parlamentare. Inoltre a Fiumalbo inizierà una raccolta di firme».