Gazzetta di Modena

Modena

CEMENTO NEL PARCO/Chioschi: oggi il sindaco risponderà al magistrato

CEMENTO NEL PARCO/Chioschi: oggi il sindaco risponderà al magistrato

Ieri a lungo sentiti l’assessore Stefano Prampolini e il suo predecessore Pini Attesi anche Gabriele Giacobazzi, i dirigenti comunali e più avanti Daniele Sitta

3 MINUTI DI LETTURA





Chioschi in cemento al Parco delle Rimembranze, l’indagine su presunti abusi edilizi della Procura entra nel vivo.

Dagli esposti e dalle richieste (confermate) di sequestro ora si passa alle domande e, soprattutto, si cercano le relative risposte. Sono quelle che serviranno al magistrato e agli investigatori per capire se ci siano, oppure no, gli abusi sui quali si sta ragionando e come sarebbero stati commessi.

Ecco allora che servono “Persone informate sui fatti”. Questa la definizione che accompagna la parata di tutti i testimoni che sta ascoltando il sostituto procuratore Claudia Natalini. I primi sono stati sentiti nei giorni scorsi, dopo chi ha presentato gli esposti , ora si passa ai politici che hanno disposto sul piano amministrativo di concerto con i tecnici comunali la realizzazione dei chioschi in cemento armato. Oggi ad esempio sarà la volta del nome più eccellente di tutta la vicenda: il sindaco Giorgio Pighi.

A Pighi verranno fatte domande inerenti l’iter del progetto e sulla sua approvazione, così come ieri era stato fatto con Stefano Prampolini, assessore alle attività economiche e centro storico, grande sostenitore dle progetto al centro delle indagini, e il suo predecessore Graziano Pini, al contrario da sempre critico verso l’operazione (è stato proprio lui a battezzarli “chioschi bulgari”) In lista anche l’assessore all’urbanistica Gabriele Giacobazzi pure lui chiamato a rispondere alle domande del magistrato.

Facile prevedere la futura convocazione (sarà l’ultimo?) dell’ex assessore Daniele Sitta - che promosse e curò il progetto poi approvato dopo le sue dimissioni da Giacobazzi - dovrebbe essere convocato, a rigor di logica, ma ieri da noi interpellato ha detto di non aver avuto alcuna comunicazione in merito, per ora .

Chi invece ieri si è seduto a lungo sulla sedia davanti al magistrato, alla presenza della forestale, mettendo tutto a verbale è stato l’assessore Prampolini che avrebbe fornito le risposte sulle cose di cui si ricordava. Meno teso Graziano Pini. Per entrambi una lunga lista di domande che hanno spaziato dalle spiegazioni sulla genesi del progetto attuale dei chioschi e all’esistenza di precedenti versioni, a quesiti più strettamente tecnici. Il magistrato e i suoi collaboratori si sono dimostrati particolarmente preparati su ogni aspetto della materia. Ad esempio hanno chiesto spiegazioni sulle modifiche apportare in corso d’opera sulle localizzazioni dei chioschi, i problemi che sorsero con le falde, ed altri aspetti anche commerciali della vicenda e sui soggetti coinvolti. E oggi si ricomincia.

In ogni caso è evidente che la Procura è entrata nel vivo delle indagini dopo la conferma del Riesame alla linea accusatoria, così come ribadita anche dal gip Eleonora De Marco, che ha portato al sequestro dei quattro chioschi in costruzione nel Parco delle Rimembranze. In linea di principio, il pm Natalini sentirà tutti coloro che in qualche modo sono stati interessati al progetto: se la Soprintendenza è già stata ascoltata per prima, presto toccherà anche ai concessionari.

Carlo Gregori

Andrea Marini