Gazzetta di Modena

Modena

L'associazione del cuore/Gli “angeli custodi” di chi raccoglie funghi

di Jessica Zuccarini
L'associazione del cuore/Gli “angeli custodi” di chi raccoglie funghi

Fin dal 1978 il Gruppo Naturalistico modenese aiuta i cittadini a distinguere tra quelli buoni e i velenosi

4 MINUTI DI LETTURA





Il senso di libertà che troviamo in mezzo alla natura lontani dalla città è una delle tante gioie che si provano nell'andar per funghi. Però è una pratica che andrebbe fatta con molta cautela dato le numerose conseguenze negative, sia per la salute pubblica, sia per gli ecosistemi. Per evitare ciò è assolutamente opportuno documentarsi bene sui funghi e sul loro riconoscimento. Il gruppo naturalistico modenese associazione di volontari Onlus esercita questo compito da più di 35 anni. Il loro obiettivo è quello di far conoscere ai cittadini questo meraviglioso mondo.

Il gruppo fondato nel 1978 è nato come punto di riferimento a Modena per appassionati di funghi. Oggigiorno si occupano anche del settore erboristico e botanico, con un occhio di riguardo alla conoscenza della flora spontanea. Però sono stati e sono tuttora i funghi il campo in cui l'associazione si è maggiormente distinta e qualificata. Negli anni precedenti con l'andata in pensione dell'addetto alla prevenzione degli avvelenamenti da funghi raccolti da privati cittadini dell'Usl, il servizio sanitario, si rivolse all'associazione di volontari per effettuare i controlli. Il gruppo riuscì ad offrire un ottimo servizio ai cittadini grazie ai loro periti micologi. Questa collaborazione finita due anni fa, aveva permesso ai volontari di acquistare validi strumenti scientifici (microscopio e stereo microscopio) e libri utili per la loro prestazione. «Il servizio offerto da noi è sempre stato gratuito»dice Filiberto Fiandri uno dei soci fondatori e micologo dell'associazione «A parte il rimborso spese offerto dall'USL durante il nostro lavoro di collaborazione, non abbiamo mai ritenuto giusto gravare sui cittadini per la nostra prestazione».

Il gruppo di volontari è composto da quattordici soci, tra cui i periti micologi, Filiberto Fiandri, Augusto Varrini e Giancarlo Leonardi. Tra i componenti troviamo anche un medico veterinario con la passione per i funghi, Igmar Spada e un appassionata di botanica, Adrianna Abbati. L'associazione svolge la sua attività tutto l'anno. I lori incontri si svolgono i lunedì sera dalle 21 alle 22.30. Presso il primo piano della Polisportiva San Faustino in via Wiligelmo 72. «Nelle serate di riunione privilegiamo l'osservazione e l'analisi di materiale fresco di funghi e piante, che ci viene portato dai soci o anche dai cittadini - dice Filiberto Fiandri - La conoscenza delle piante viene approfondita in prevalenza nella stagione primaverile, i funghi invece, hanno un forte spazio nei mesi autunnali». Nei loro incontri, quando non hanno a disposizione del materiale fresco, vengono effettuate delle proiezioni di diapositive per trattare degli argomenti specifici. Invece nei mesi autunnali in presenza di disponibilità e varietà di materiale fungino, le serate offrono interessanti occasioni di osservazione, di approfondimento e per chi lo desidera anche di studio.

«Noi organizziamo anche gite ecologiche in luoghi idonei, quali boschi, oasi e ambienti rurali di pregio - dice Augusto Varrini - Riteniamo che il contatto con la natura possa essere d'aiuto per l'uomo, perché ci consente di fare del movimento fisico, imparando cose nuove». «Nei mesi di settembre e ottobre teniamo anche mostre di funghi; nell'ambito delle quali esponiamo numerose specie - dice Filiberto Fiandri - Suddividendole secondo la sistematica dei generi, ognuna con specifico cartellino. Inoltre esibiamo anche un amplio numero di fotografie scattate dai soci e appassionati».

«L'unico modo per conoscere bene i funghi è fargli vedere ai gruppi micologici o agli ispettorati del Usl - afferma Igmar Spada - E di fondamentale importanza far analizzare i funghi raccolti. Almeno che, uno non sia uno esperto in materia, si fa molto presto a sbagliare. In questo caso anche un piccolo sbaglio, può avere un prezzo molto caro sulla nostra salute o su quella dei nostri amici e familiari». «Ci sono più di 200 specie commestibili di funghi - afferma Augusto Varrini - La difficoltà sta nel non confonderle con altre, non commestibili o addirittura velenose»

«Nel momento della raccolta è meglio imparare a riconoscere solo dalle 15 alle 20 specie di funghi commestibili - dice Igmar Spada - In modo da essere sicuri di ciò che si porta a casa e nel dubbio e sempre meglio lasciare stare»

«I controlli dei campioni che effettuiamo durante le nostre serate, vengono fatti attraverso un'analisi visiva - spiega Giancarlo Leonardi -Una volta fatta l'analisi, viene compitalo un modulo con i dati della persona che ci ha portato il campione e gli esiti dell'esame micologico. In cui viene descritto la specie e la modalità di assunzione del fungo».

Oltre all'analisi del materiale fungino fresco, il gruppo organizza anche una serie di corsi, tra cui il corso di Micologia. Le lezioni del corso hanno lo scopo di fornire le nozioni utili al riconoscimento delle principali specie fungine maggiormente diffuse, sia commestibili che velenose. L'insegnamento è articolato in 6 serate sempre di lunedì, con un costo massimo di 20 euro, compreso di materiale didattico.

«Invitiamo agli appassionati di recarsi da noi per avere informazioni in materia - dice Igmar Spada - Consiglio anche fortemente di effettuare un corso di approfondimento prima di esercitare questa meravigliosa pratica, che purtroppo, senza un'ottima conoscenza può diventare parecchio pericolosa»

Per ulteriori informazioni: http://www.grupponm.org/