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Modena, Luxuria al Muratori «Hanno vinto i ragazzi» - VIDEO/1 - VIDEO/2 - FOTO

di Gabriele Farina
Modena, Luxuria al Muratori «Hanno vinto i ragazzi» - VIDEO/1 - VIDEO/2 - FOTO

L’ex parlamentare transgender al liceo per parlare di bullismo e omofobia Quasi settecento studenti entusiasti. Il preside: «In futuro anche un dibattito»

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Applausi, complici risate e tanta curiosità. Erano in settecento gli studenti del liceo “Muratori” ieri mattina all’assemblea con l’ex parlamentare Vladimir Luxuria. Ragazzi e ragazze che volevano saperne di più su bullismo e transessualità. Per l’ospite numerose foto, con gli immancabili “selfie”, e soprattutto domande.

“UN LUOGO FELICE”. «Sono molto felice che ci sia tanta partecipazione - ha spiegato Luxuria - per parlare di “genere”. Lasciamo perdere la politica, sono qui per raccontare la mia storia. Ho vissuto un periodo di difficoltà a scuola, ogni volta che veniva fatto il mio nome ero presa in giro. Per fortuna ho resistito, ma ogni volta che sento di episodi simili per i ragazzi mi si riaprono le ferite. La scuola deve essere un luogo felice. L’incontro di oggi è una vittoria dei ragazzi, non mia».

Luxuria ha ricordato il pestaggio subito dai naziskin a Mosca e l’evoluzione del proprio ruolo nella sua famiglia: dalla non accettazione della situazione alla difesa nei suoi confronti. Ha parlato anche dell’importanza della fede. Dopo l’auspicio per una legge contro l’omofobia («spero che prima o poi venga fatta»), l’ex parlamentare ha glissato sulla candidatura di Giovanardi a sindaco di Modena: «Di lui non parliamo proprio». Sull’approvazione del “terzo genere” in India, ha detto che «non penso sia il caso definire “neutro” un genere».

LA VOCE DEGLI STUDENTI. L’incontro si è svolto a porte chiuse su richiesta dei rappresentanti d’istituto. «Per me che sono cattolico - ha detto Giorgio Nicolini - non era il caso di lanciare due posizioni contrapposte. È necessaria la capacità di accettare una persona per quello che è».

«Non c’è bisogno di fare polemica - ha aggiunto Giulia Grispino, figlia di Cecile Kyenge - l’assemblea è stata utile sia per chi era d’accordo sia per chi era in disaccordo. Noi ragazzi ci siamo comportati forse più da adulti».

«È stato un incontro positivo per conoscere questa realtà», ha sintetizzato Laura Maniscalco. «È stata l’assemblea più bella del “Muratori” in cinque anni - ha concluso Federica Venturelli, rappresentante della Consulta - c’è stata un’alta partecipazione, in molti hanno fatto domande, come mai prima. Luxuria ha lanciato un bellissimo messaggio contro il bullismo: bisogna avere la forza di parlarne, prima di tutto con gli insegnanti. Anche a scuola da noi ci sono persone che scoprono tendenze “diverse”, che poi diverse non sono. Bisogna aiutarle se subiscono episodi non molto tranquilli».

DIBATTITI E IDENTITÀ. L’incontro non ha avuto una “controparte”, come chiesto da alcuni genitori. «È stato un approfondimento sul tema - ha replicato il preside, Giorgio Siena - in cui i ragazzi hanno fatto tante domande pertinenti. In futuro si può pensare di trattarlo con il confronto di punto di vista diversi. Non è stato il primo incontro organizzato a scuola sul tema: già a fine marzo era intervenuto il professor Carani, endocrinologo, con un approfondimento e due persone che hanno fatto il passaggio di sesso. La scelta è stata sempre degli studenti. Il tema sarà ripreso probabilmente anche il prossimo anno».

Ieri ha invece discusso Lorenzo Barani, docente di filosofia. «Si parla spesso del luogo dell’identità - ha detto il professore - quando in realtà sarebbe meglio parlare delle diversità. Non tutti siamo uguali. L’identità non è qualcosa di già dato, ma deve essere una conquista».

PERDONARE I BULLI. L’assemblea degli studenti rischiava di divenire un “caso” per le polemiche che l’hanno preceduta. Non bisogna però dimenticare che il tema è attuale per gli episodi di bullismo in rete che spesso scaturiscono in fatti di cronaca, anche nera. «Tra i ragazzi ci sono ancora pregiudizi e stereotipi - ha ricordato Flavio Romani, presidente nazionale Arcigay - la conoscenza è importante. Quando si parla di bullismo spesso ci si dimentica di quello omofobo. Poi accadono i fenomeni di cronaca nera, e quelli di cui si parla sono purtroppo solo una piccola parte. La scelta degli studenti modenesi è stata di grandissima maturità». Ha parlato anche una vittima di bulli. «È stato difficile - ha raccontato Francesco Cavicchioli - ma sono riuscito anche a fare la pace con i miei aggressori. Comunicare la propria sessualità ai genitori è complicato. Incontri così sono una bell’occasione per non chiudersi e superare la vergogna».