Gazzetta di Modena

Modena

Motor Valley “orfana” del Museo Ferrari

di Stefano Luppi
Motor Valley “orfana” del Museo Ferrari

Pietro Blondi: il Mef non aderisce all’ente che promuove la tradizione motoristica della regione

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Il Mef non ha finora ritenuto di fare parte di “Motor Valley”, un ente oggi legato alla Regione Emilia Romagna che si presenta sul proprio sito web www.motorvalley.it come il “sito ufficiale dei motori in Emilia Romagna”. In questo modo il Mef non mette il logo “Motor Valley” sulla sua documentazione cartacea o digitale.

Il network Motor Valley nasce nel 2001 - con un “passaggio” della proprietà anche attraverso la locale Camera di Commercio che l'ha ceduto gratuitamente alla Regione - per gestire 3,5 milioni di euro di fondi europei utilizzati per una serie di eventi nelle città emiliane. «E non abbiamo distribuito - spiega l'attuale presidente del comitato regionale, il gioielliere modenese Pietro Blondi - solo quei fondi europei perché c'era l'obbligo di raccoglierne altrettanti presso i vari enti pubblici e privati dei territori interessati. In particolare abbiamo finanziato progetti commerciali, ma anche questioni come la segnaletica di un determinato territorio, oppure ci siamo occupati degli archivi dell'Università di Bologna. Gestiamo alcune centinaia di marchi, ma purtroppo il Museo Enzo Ferrari non è tra le centinaia di enti che ci ha chiesto di fare parte dell'associazione». I passi da compiersi per registrarsi - se lo si vuole fare naturalmente - sono sul sito stesso.

Blondi mette poi in risalto l'importanza della Motor Valley emiliana: «Anni fa abbiamo calcolato che negli anni '60-'70 tra attività diretta e indotto il comparto motoristico forniva il 30% degli stipendi modenesi, una enormità. Oggi i numeri sono diversi ma non certo il potenziale industriale e turistico di questo comparto. Fondi europei oggi non ce ne sono più da gestire, ma il network con altre risorse può dare ancora molto».

Un aspetto molto positivo riguardo il Mef riguarda invece l'elenco degli aderenti che ha raggiunto quota 41 nel 2014 con la presenza di cooperative e aziende di grande peso economico sul territorio. La quota annuale stabilita dalla Fondazione Mef è di 2500 euro a socio, dunque per l'ente proprietario del museo gestito dalla Ferrari siamo, per il 2014, a quota 102mila euro. Gli aderenti hanno alcuni benefits importanti come lo sconto del 15% sull'affitto della sala conferenze e degli spazi museali. Ancora il 15% di sconto per i consumi alla caffetteria del museo che sale al 20% per i prodotti del negozio museale. Per i soci ci sono inoltre 20 biglietti gratis per i musei di via Paolo Ferrari a Modena e Maranello e una visita alla fabbrica della Rossa per il titolare delle singole aziende.