Si spaccia per avvocato: politico a processo
In tribunale Maurizio Papaverone: ristoratore lo accusa di aver spillato soldi e una cena da 900 euro
Iniziato e subito rinviato il processo a Maurizio Papaverone, il politico rubierese, già presidente della squadra locale di pallamano, coinvolto in una maxi-inchiesta antimafia, accusato dalla Dda di Perugia di associazione a delinquere di stampo camorristico e al centro dell’annullamento di carcerazione deciso dalla Cassazione. Papaverone questa volta è accusato di essersi spacciato per avvocato e di aver truffato il titolare di una pizzeria modenese arrivando a scroccare, secondo l’accusa, una cena peda 900 euro. Vittima del presunto raggiro, assistita dagli avvocati Cosimo Zaccaria e Sabina Nocera, è il titolare di una pizzeria cittadina poi fallita. Papaverone, difeso dall’avvocato Massimo Simonini, nel 2009 avrebbe contattato tramite un conoscente comune il titolare della pizzeria ormai piena di debiti che aveva subito alcuni pignoramenti. Si era presentato come avvocato, ha poi raccontato il ristoratore, e come tale aveva fatto firmare una carta, una sorta di procura, promettendo di risolvere i problemi e chiedendo 500 euro di fondo cassa. Poco tempo dopo il sedicente avvocato ha chiesto al gestore di organizzargli una super-cena per un gruppo di anici. Conto: 900 euro. Tutti a carico del gestore. Le accuse sono respinte dalla difesa. Spiega Simonini: «Non ci sono prove materiali né di questi documenti, né di versamenti, né della cena». Al processo davanti al giudice monocratico sarà chiarita ogni accusa. Resta il fatto che Papaverone è un noto politico del centrodestra, essendo stato segretario provinciale modenese della “Democrazia cristiana per le autonomie”. La guardia di finanza reggiana aveva svolto nei suoi confronti accertamenti fiscali per verificare se era vero che, da titolare di uno studio di consulenza legale, si spacciasse per avvocato. Un’accusa che ritorna, insomma...
Carlo Gregori