Gazzetta di Modena

Modena

Droga, stroncato traffico internazionale

di Stefano Totaro
Droga, stroncato traffico internazionale

I carabinieri arrestano 8 magrebini, 4 ricercati all’estero: un giro d’export di hascisc con l’Austria e di spaccio locale di coca

18 aprile 2014
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Ancora un duro colpo inflitto dai carabinieri del nostro territorio al traffico di sostanze stupefacenti. Questa volta, dopo mesi di indagini, di interrogatori, intercettazioni e pedinamenti, è stato smantellata una banda che faceva import-export di hascisc (in gran parte) e di cocaina dall’Italia verso il nord Europa, Austria (Innsbruk) in particolare. Un sodalizio che aveva una centrale di smistamento a Torino ma che era tutta gestita dal gruppo di “sassolesi”, marocchini residenti nel capoluogo della ceramica e che si avvaleva anche di due italiani, “addetti” al piccolo spaccio di cocaina nel comprensorio.

Le indagini sono sfociate ieri mattina negli arresti: i carabinieri di Sassuolo hanno messo le manette ai polsi ad otto persone, di cui sei i marocchini, ritenute responsabili di reati in materia di stupefacenti. Altre 4 persone, identificate, si trovano all’estero e a loro ci penseranno le forze dell’ordine locali.

L’operazione è stata chiamata “Black Roads”: durante l'attività investigativa, i carabinieri di Sassuolo avevano già arrestato altre sei persone (per lo più corrieri) e sequestrato oltre 38 chili di hascisc, oltre ad aver documentato numerosi episodi di spaccio. Oltre a Sassuolo, ieri gli arresti sono stati eseguiti a Modena, Bologna, Chioggia e Palermo. Come detto, la droga veniva smistata da Torino e, con la mediazione di un gruppo di spacciatori stanziati a Sassuolo, veniva trasportata in Austria dove veniva venduta a un'organizzazione criminale di Innsbruck. A finire da subito nel mirino una coppia di spacciatori al minuto, un uomo di 46 anni e una donna di 43, compagni di vita, che si vedevano spesso nella zona del poligono e che si occupavano dello spaccio di cocaina in città e nel comprensorio.

Una volta arrestati, per i carabinieri non solo è stato possibile risalire alla filiera dell'organizzazione, ma anche mettere a segno diversi sequestri tutti sull'asse dell'Autobrennero o, nelle immediate vicinanze, al casello di Modena Nord, Campogalliano e Verona con 38 di hascisc sequestrati. L'organizzazione era retta da cittadini di origine marocchina di età tra i 29 e i 54 anni: oltre al capo, deteneva un ruolo di vertice la sua compagna che, in caso di assenza del suo uomo prendeva le redini dell'organizzazione. «La cocaina era destinata a una clientela svariata, non c’era una categoria sociale particolare» ha spiegato il comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri Stefano Savo che ha ricordato come questo mercato non conosca creisi e che pertanto la lotta allo spaccio e alle organizzazioni non si può mai considerare conclusa. E i Cc ne sanno qualcosa, forti degli ultimi “colpi” sul mercato, quello da oltre 5 chili di coca a Carpi, quello da 17 chili di marijuana a Campogalliano e i 180 arresti effettuati l’anno scorso.