Gazzetta di Modena

Modena

raccolta differenziata dei rifiuti

Ecco i modenesi più “ricicloni”

Ecco i modenesi più “ricicloni”

Novi, Nonantola, Bomporto e San Cesario oltre il 70 per cento

18 aprile 2014
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La raccolta differenziata a livello provinciale nel 2013 ha raggiunto la quota del 59,1%, in aumento rispetto al 2012, quando la quota raggiunta era stata del 56,6%. Sempre nel 2013, quindi, su un totale di 445.628 tonnellate di rifiuti complessivamente prodotte (441.838 nel 2012), oltre 263 mila sono state raccolte in modo differenziato.

I dati, forniti principalmente dai gestori del servizio rifiuti (Hera, Aimag e Geovest) ed elaborati dall'Osservatorio provinciale rifiuti, riportano i risultati ottenuti dai 47 comuni modenesi lo scorso anno. «Si tratta di numeri ancora provvisori - spiega la Provincia - con la raccolta e l'analisi dei definitivi, nelle prossime settimane, sarà possibile effettuare tutte le verifiche e completare il quadro degli indicatori: valori pro-capite, le diverse frazioni merceologiche raccolte in modo differenziato, la destinazione dei rifiuti urbani prodotti, la suddivisione in modalità di raccolta, oltre ai confronti e approfondimenti sull'andamento degli indicatori rispetto agli anni precedenti».

Tra i Comuni più "ricicloni" al primo posto si conferma Novi che sale al 76,4%, al secondo Nonantola e S.Cesario con il 73,6%, poi Bomporto con il 73,3%. Modena raggiunge quota 58,2%, Carpi 62,6 e Sassuolo il 60,7. In montagna Pavullo raggiunge il 41,6%, Prignano al 64,1%e Guglia al 62,3.

I dati suddivisi per area indicano l'area nord al 54,7% di raccolta differenziata, la bassa pianura al 62%, la collina al 61,2 e la montagna al 40,6%.

I dati della Provincia vengono confermati da quelli di Hera. Anche nel 2013, la raccolta differenziata dei rifiuti nei 32 comuni modenesi gestiti da Hera si chiude con un segno positivo arrivando al 58,8%; non sono ancora dati definitivi, ma sono abbastanza per delineare un trend in continua crescita rispetto agli anni passati. La quantità di rifiuti è rimasta sostanzialmente invariata dal 2012 al 2013, ma è emersa una sostanziale diminuzione della quantità di rifiuti indifferenziati e un aumento di quelli differenziati: questo significa che la popolazione ha risposto positivamente alle campagne a favore della raccolta differenziata, che, ricordiamo, permette di recuperare fino al 93% dei rifiuti raccolti. Questo risultato è stato raggiunto anche grazie all’adozione di strategie ad hoc, differenziate a seconda delle diverse esigenze del territorio.

Modena è settima nella classifica delle dieci città italiane con più di 100mila abitanti per le performence nella raccolta differenziata. Anche puntando lo sguardo al di là delle Alpi, il territorio di Modena spicca per il suo impegno: la normativa europea impone di ridurre progressivamente i conferimenti dei rifiuti urbani in discarica e, sul territorio gestito da Hera, si scende fino al 18,8%, contro una media nazionale al 48% ed europea del 34%.

Franco Fogacci, direttore Hera, commenta che Hera continuerà a portare avanti questo trend positivo facendo leva «da un lato su una forte propensione all’innovazione tecnologica e alla sperimentazione di soluzioni innovative; dall’altro puntando a formazione e sensibilizzazione dei cittadini, per diffondere sempre più una cultura di sostenibilità e sensibilità ambientale». (d.bet.)