Gazzetta di Modena

Migliaia di reperti rinvenuti anche durante i lavori di riqualificazione della Manifattura Tabacchi. Vi ha lavorato sodo la Soprintendenza ai Beni Acheologici dell'Emilia Romagna, di cui fa parte Donato Labate, che è stato artefice di tante scoperte soprattutto nel modenese. E in città, ovunque si scavi, si scoprono oggetti del passato. «Abbiamo seguito - dice Labate - i lavori nel sottosuolo e messo in luce resti dall'età romana a quella moderna. Per intenderci, dal primo secolo dopo Cristo al Settecento. Abbiamo trovato i resti della fabbrica di salnitro, tra 700 e 800, quelli del complesso monastico dedicato a San Marco, dal 400 al 700, nonché della fabbrica di mattoni. E poi una straordinaria quantità di ceramica monastica dell'età rinascimentale, ivi compresa la ceramica utilizzata dall'ospedale annesso al complesso monastico». Il funzionario della Soprintendenza ci parla anche del rinvenimento dei resti della strada rinascimentale, su cui è stata costruita ora quella lastricata. Si tratta di ciottoli in cattivo stato di conservazione e c'è, quindi, il rammarico di non aver potuto utilizzarli per l'attuale via pedonale. Un lavoro non certamente di poco conto, attuato in un lungo periodo dalla ditta specializzata ArcheoModena. A contenere i vari reperti sono state necessarie 100 casse custodite subito nei depositi dei Musei modenesi. Di certo entro la fine dell'anno sarà pubblicato un catalogo dettagliato. Ma si pensa anche di organizzare una mostra, se si potrà disporre di uno spazio adeguato all'interno dello stesso immobile di via Sant'Orsola. Da non sottovalutare la possibiilità di creare, nello steso luogo, un museo permamente. Proprio come si è fatto al Foro Boario. (m.f.)