Gazzetta di Modena

Modena

CEMENTO NEL PARCO/Per Pighi e Giacobazzi un pomeriggio in Procura

CEMENTO NEL PARCO/Per Pighi e Giacobazzi un pomeriggio in Procura

Anche il sindaco e il suo assessore all’Urbanistica chiamati a fornire delucidazioni sulla scelta di realizzare quel tipo di strutture in un parco pubblico tutelato

18 aprile 2014
2 MINUTI DI LETTURA





Un’ora abbondante, compresi i convenevoli, per illustrare al pubblico ministero l’affaire chioschi e le sue origini. La sfilata delle “persone a conoscenza dei fatti” in Procura ieri ha visto il turno del sindaco Giorgio Pighi e dell’assessore all’urbanistica Gabriele Giacobazzi.

Dopo i suoi assessori, ed ex, alle Attività Economiche Stefano Prampolini e Graziano Pini,Per il primo cittadino una rivisitazione, una riproposizione delle linee guida, degli intenti e delle finalità dell’amministrazione comunale che da una decina d’anni hanno contraddistinto le funzionalità e l’intervento urbanistico relativamente ai chioschi, le baracchine nel parco ora al centro del caso e della relativa inchiesta. Spaziando tra questi argomenti Giorgio Pighi, ieri pomeriggio a partire dalle 17 ha illustrato la storia dei chioschi al pm Claudia Natalini e ad un ufficiale della Guardia Forestale: il sindaco ha avuto modo di parlare dell’iter del progetto, delle varie delibere che si sono succedute e ha fornito massima disponibilità ed apertura all’acquisizione di qualsiasi atto amministrativo possa essere utile alla inchiesta.

Una inchiesta che, allo stato attuale, ha portato come primo evento il blocco dei lavori ai chioschi, i sigilli a quattro strutture collocate all’interno dell’area verde del parco che risulta essere tutelata.

Al primo cittadino è stato anche chiesto di illustrare quali siano state le motivazioni di fondo che hanno portato quella determinata impresa a svolgere quel determinato tipo di lavori. Come noto, i titolari dei chioschi in più occasioni hanno spiegato di essersi tutti rivolti alal stessa ditta per contenere i costi di realizzazione visto che erano obbligati, proprio dal Comune, a fare tutti lo stesso tipo di struttura . E sicuramente anche di questa scelta del cemento e dello stesso tipo di chiosco si sarà parlato nel colloquio del sindaco e in quello che lo ha preceduto.

Nel primo pomeriggio, infatti, prima di Giorgio Pighi è toccato all’assessore all’urbanistica Gabriele Giacobazzi. Quest’ultimo è durato una mezz’oretta in più. Tempo da imputare all’approfondimento tecnico di vari aspetti, visto che è proprio dagli uffici dell’assessore che sono partite tutte le direttive e il progetto base. L’assessore ha illustrato i provvedimenti e le delibere che sono state prese dall’amministrazione nel periodi sua propria competenza, cioè quelle da due anni a questa parte. E a questo proposito Giacobazzi ha spiegato di non poter essere in grado di fornire spiegazioni per la prima e certo più consistente parte della storia del progetto - lunga 10 anni - che venne gestita e portata avanti dall’ex-assessore Daniele Sitta.

Sitta che a ieri non aveva ricevuto alcuna convocazione sarà sicuramente convocato nelle prossime settimane.

Sia Pighi che Giacobazzi ieri pomeriggio sono stati sentiti come persone informate dei fatti e non è stata necessaria la presenza di un loro legale.