Gazzetta di Modena

Dopo più di due anni di difficile trattativa è stato rinnovato il contratto provinciale degli operai agricoli dipendenti dalle cooperative della provincia di Modena. Un rinnovo complicato, a causa del perdurare della crisi che investe il settore, senza dimenticare le calamità naturali che hanno afflitto la nostra provincia, prima con il sisma nel maggio 2012 e più recentemente con i danni dell’alluvione del gennaio scorso. Il contratto provinciale firmato da Fai/Cisl, Flai/Cgil, Uila/Uil con le centrali cooperative «dà copertura contrattuale – spiegano i sindacati – ai dipendenti fissi e stagionali delle oltre 50 cooperative agricole del modenese».

Entrando nel particolare, il rinnovo provinciale determina un aumento del premio per obiettivi del 10% per gli addetti delle cooperative prive di contrattazione aziendale; un innalzamento a 60 euro delle indennità di alta professionalità, funzione e cassa; un abbassamento da 101 a 51 giornate di lavoro per avere diritto all'assegno di 700 euro erogato dalla cassa agricola in caso di maternità; un abbassamento da 18 a 14 giorni di malattia, per avere diritto all’integrazione dei primi tre giorni di malattia; la possibilità di istituire il registro dei mancati infortuni come ulteriore strumento di prevenzione; l'impegno delle associazioni cooperative a partecipare alla costituzione di un sistema di rappresentanza dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST) che riguardi tutto il comparto agricolo della provincia di Modena.

«Le segreterie provinciali di Fai-Flai-Uila di Modena – affermano soddisfatti i sindacati – valutano positivamente i risultati raggiunti. Nelle prossime settimane verrà effettuata una distribuzione capillare del materiale informativo e si svolgeranno le assemblee dei lavoratori».