Anici: appello al Comune per il pulmino
Dal 1990 l’associazione trasporta anziani e disabili: «Con il patrocinio potremo avere il nuovo mezzo»
«Sono ormai vent’anni che offriamo gratuitamente i nostri servizi sul territorio modenese, ma non riusciamo ad ottenere un semplice appoggio dal Comune, che ci permetterebbe di usufruire di mezzi di trasporto nuovi, fondamentali per proseguire l’attività della nostra associazione».
È questo il primo commento del presidente regionale dell’Associazione nazionale invalidi civili e cittadini anziani (Anici), Alfredo Valcavi, di fronte al rifiuto del Comune di Modena di concedere il patrocinio a un progetto, che permetterebbe di sostituire uno dei vecchi pulmini a disposizione, attrezzato per disabili e anziani non autosufficienti, con uno più moderno.
Dal 1990, l’associazione è infatti attiva con il servizio gratuito Sos Taxi, rivolto alle persone con difficoltà a deambulare, che non possono quindi usufruire dei mezzi pubblici e non hanno familiari in grado di aiutarli quotidianamente. Numerose sono le richieste che i volontari della sede di Modena ricevono ogni giorno, in particolare per effettuare trasporti verso centri per fisioterapie e ospedali, cui viene data la precedenza rispetto ad altre esigenze, ritenute comunque importanti, ma non legate allo stato di salute.
«Questo tipo di servizi – prosegue Valcavi – fanno parte della vita quotidiana e sono una necessità reale per queste persone, che non possono essere lasciate sole a se stesse, soprattutto se malate e in difficoltà, ma a quanto pare le istituzioni non se ne rendono conto, anzi, in questo modo ci ostacolano, apparentemente senza una motivazione concreta».
Il progetto, “Liberi di essere, liberi di muoversi”, promosso dalla società di Milano Mobility Life spa e proposto all’Anici, prevede infatti la stipula di un contratto in comodato d’uso gratuito per la disponibilità di un mezzo di trasporto, che permetterebbe di migliorare il servizio sul territorio; una donazione che verrebbe realizzata attraverso l’offerta di spazi pubblicitari ad aziende locali, che vedrebbero il proprio logo stampato sulle fiancate del pulmino.
«La società – spiega Valcavi - ha partecipato a un bando promosso dal Comune di Modena, che però è stato vinto da un’altra azienda. L’assessorato alle politiche sociali ci ha quindi comunicato che ha già avviato un contratto con un’impresa del territorio modenese per la realizzazione di un progetto di mobilità gratuita rivolto a persone diversamente abili e non autosufficienti, ma si sta parlando di due iniziative diverse: noi svolgiamo già questo servizio e abbiamo solo bisogno di un mezzo di trasporto nuovo. Non capiamo quindi il motivo per cui il Comune ci nega il patrocinio, concessione che non comporta spesa; è possibile ci sia stata una mancata comprensione della nostra richiesta».
Inoltre, secondo il presidente, le donazioni che l’associazione riceve da chi beneficia dei servizi, sono al momento insufficienti per poter acquistare il mezzo autonomamente e nonostante i volontari abbiano chiesto un appuntamento in Comune per chiarire la questione: «Non hanno ancora ricevuto alcuna risposta. Eppure svolgiamo un servizio fondamentale, affiancandoci a quello che già dovrebbe offrire l’ente comunale; la risposta negativa che abbiamo ricevuto, al momento non si giustifica e ci impedisce di agire con maggior efficienza sul territorio. Abbiamo sempre lavorato con impegno e serietà – conclude - e questo dovrebbe essere un messaggio significativo per il Comune e le istituzioni».