Dai “santini” alle spese, Pd diviso sulle preferenze
Muzzarelliani con il kit elettorale del partito, i malettiani scelgono in autonomia Ticket e divisioni tra i 32 in lista: dualismi tra i giovani e riunioni di strategia
La campagna elettorale entra nel vivo, ieri in centro storico giornata di grandi banchetti. L’attenzione è sul candidato Muzzarelli, ma il pensiero è anche alle preferenze che in casa Pd, per avere una ragionevole certezza dell’elezione in consiglio comunale, dovranno arrivare a quota 350. Tante, sì, e quindi ci si organizza. Ma non tutti hanno scelto la stessa strategia. C’è l’area muzzarelliana, la maggior parte della lista, che ha scelto di organizzare la propria campagna per l’elezione a consigliere con i materiali promozionali messi a disposizione dal partito. Poi c’è l’area dei malettiani, intenzionati a dare battaglia con il proprio materiale che uscirà dagli schemi del Pd. Il partito modenese, infatti, ha studiato un “pacchetto elettorale”, una sorta di kit in dotazione ai papabili consiglieri che ne avessero fatto richiesta: per una spesa di 250 euro il Pd fornisce 500 lettere personalizzate e 1500 biglietti (i classici “santini”) con l’indicazione di voto personale.
Discorso diverso, invece, per chi decide di muoversi diversamente: Francesca Maletti, Fabio Poggi, Federica Di Padova, Marco Forghieri e Diego Lenzini. Faranno campagna elettorale con materiale di loro produzione e fino alla spesa di 2500 euro potranno fare anche a meno della figura del mandatario, che diventerà, invece, obbligatoria, per spese superiori. Strategia diversa al punto che ieri si è tenuta una riunione di area renziana per dividersi il territorio. Spese a parte, che già tracciano un buon quadro degli schieramenti in lista, viene avanti la questione ticket. Aumentando il numero delle preferenze con la possibilità, per l’elettore, di indicare un uomo e una donna, viene spontaneo l’abbinamento. Uno già dichiarato è quello tra Claudio Tonelli e Simona Rotteglia, entrambi indicati da Paolo Silingardi e provenienti dallo stesso mondo. Binomio che potrebbe funzionare anche per Federica Di Padova e Marco Forghieri, sui quali potrebbero concentrarsi, oltre all’area Margherita, anche i Gd. Un’avversaria di tutto rispetto per Federica di Padova sarà invece Federica Venturelli, anche lei conosciutissima tra i più giovani del partito. Non solo ticket, quindi, ma anche divisioni, in base a territorialità e attitudini. Paolo Trande farà ticket con Daniela Scacchetti, infermiera? E con Chiara Pacchioni, anche lei medico, ma di area malettiana? Oppure le sfide di circolo e quartiere: chi sceglierà il circolo tra Tommaso Fasano e Andrea Bortolamasi? Caterina Liotti e Grazia Baracchi si contenderanno i voti del mondo femminile che rappresentano in diversi organismi? Alla Madonnina che sfida sarà tra Carmelo De Lillo e Marco Malferrari? Lotta senza quartiere tra Antonio Carpentieri e Walter Stella? Se ne vedranno delle belle.
Davide Berti
@dvdberti
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