Gazzetta di Modena

MARANELLO. Turismo distrettuale, porta a porta, caccia ai fondi europei e scuola, ecco i primi indizi del programma dei 5 Stelle in corsa per il municipio. «Renderemo pubblico l'intero programma solo dopo il 25 aprile, per evitare copiature da parte delle altre forze politiche. Ci lavoriamo da settembre e il risultato è un documento di 40 pagine con molti punti innovativi», hanno spiegato dalla lista penta stellata che nella città della Rossa correrà per la successione alla Bursi. Nonostante la segretezza però ecco qualche assaggio del programma. Per i grillini agricoltura e turismo hanno un ruolo ben preciso nella Maranello dei prossimi anni. «Il nostro territorio - ha proseguito il candidato - è per metà agricolo e questo è un valore aggiunto su cui puntare. Può essere anche un volano per il turismo. Oggi tutti i turisti vengono a Maranello quasi esclusivamente per la Ferrari, ma è possibile allargare l'offerta turistica, pensiamo ad esempio agli agriturismi, all'ambiente. Può essere un'offerta a 360 gradi promuovendo il turismo su tutto il distretto, in coordinamento, possiamo dargli impulso, richiamare più turisti e sviluppare il settore».

Poi ancora in un momento di magra per i bilanci i fondi stanno in Europa: «Pensiamo - ha commentato Matteo Cursio, il candidato sindaco - a un ufficio, magari anche a livello di distretto, specializzato nel reperire fondi europei; un ufficio a cui possano rivolgersi anche i provati». Accanto a questo c'è il tema dei rifiuti e l'obiettivo, ha continuato Cursio, «di arrivare a introdurre il porta a porta e la tariffazione puntuale, questo può essere un aiuto per le imprese e i cittadini virtuosi, mentre per chi lo è meno può essere un incentivo a migliorare».

Su un altro tema importante e caro a Maranello, l'istruzione, è la candidata consigliera Barbara Guidelli a dare qualche imbeccata su quello che sarà il programma. «Un Comune - ha spiegato - ha potere limitato nel mondo della scuola, nonostante questo però intervenire è possibile, ad esempio integrando le attività pomeridiane, coinvolgendo bambini e ragazzi in laboratori che non siano per forza siano legati all'offerta didattica della scuola».

Andrea Minghelli