Gazzetta di Modena

Modena

Il “New deal” di Barbieri per il rilancio del distretto

di Alfonso Scibona
Il “New deal” di Barbieri per il rilancio del distretto

Il candidato a sindaco punta sul dialogo con le parti sociali nella difesa del lavoro «Marketing territoriale e premi alle imprese che asssumono e onorano la città»

20 aprile 2014
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«Purtroppo il tema del lavoro rappresenta il dramma dei drammi ed anche se un Comune non può fare un granché, noi stiamo raccogliendo parecchie idee che vogliamo concretizzare».

Lo afferma il candidato a sindaco ed ex assessore ai servizi sociali Giorgio Barbieri.

«La prima cosa - dice l’esponente di “Sassuolo 2020” - è instaurare un rapporto costruttivo e costante con le rappresentanze imprenditoriali, sindacali e associative presenti non solo sul nostro territorio ma anche del distretto ceramico. Noi abbiamo intenzione di organizzare una “cooperativa lavoro” con le associazioni di volontariato o altre coop sociali, per venire incontro alle famiglie in difficoltà e alle persone diversamente abili. Faremo di tutto per sbloccare i tirocini formativi presso la Regione, perchè rappresentano un sollievo lavorativo importante per tanti disoccupati che si recano ai servizi sociali per chiedere aiuto. Organizzeremo corsi gratuiti per disoccupati in collaborazione con Cerform per migliorare le possibilità di reinserimento nel mondo del lavoro. Vogliamo realizzare in un capannone in disuso lo “Stabilimento dei mestieri” per dare visibilità e opportunità ad artigiani in crisi e disoccupati, utilizzando quest’area espositiva per mettere in mostra il saper fare. Vogliamo creare altri orti da assegnare prioritariamente ai disoccupati. Occorre stabilire che le persone disoccupate e i giovani studenti abbiano la priorità nella scelta degli scrutatori ai seggi elettorali. Stage formativi per i giovani nelle aziende più strutturate del territorio, con possibilità di creare un fondo al fine di raccogliere risorse per dar lavoro ai giovani studenti nel periodo estivo».

Non solo lavoro diretto ma anche ricerca di soluzioni alternative, che consentano di far nascere altre soluzioni occupazionali, in città e nel distretto.

«È in fase di definizione - aggiunge Barbieri - un “Piano promozionale per cultura, turismo e ambiente”, in una sintesi di un marketing territoriale da concordare con altri Comuni del distretto. Alle aziende che assumono disoccupati poi, abbiamo intenzione di restituire un contributo pari all’addizionale Irpef pagata dal nuovo dipendente nel primo anno e defiscalizzare le nuove imprese; inoltre vogliamo inserire un punteggio nei bandi comunali per quelle aziende che hanno assunto negli ultimi 12 mesi».

Anche un premio per chi questi progetti li accoglie, dando lavoro ai disoccupati: «Istituiremo un riconoscimento pubblico annuale - conclude – che pensiamo di chiamare “Made in Sassuolo”. Con questo verranno premiate quelle aziende, dei diversi settori, che si sono distinte per numero di assunzioni, capacità innovativa e promozione del territorio».