Gazzetta di Modena

Modena

Circoscrizioni via, ecco i quartieri

Circoscrizioni via, ecco i quartieri

La Finanziaria 2010 aveva abolito gli enti per risparmiare, ma c’è la scappatoia

21 aprile 2014
2 MINUTI DI LETTURA





Addio definitivo alle Circoscrizioni, che scompariranno a fine maggio. Ma al loro posto,nella prima fase, arriveranno quattro quartieri, che coincideranno con i confini delle sezioni elettorali, quindi le attuali Circoscrizioni: 1 Centro Storico, 2 Crocetta - S. Lazzaro - Modena Est, 3 Buon Pastore - S. Agnese - S. Damaso, 4 San Faustino - Madonnina – Quattroville.

Dopo l’approvazione delle modifiche allo Statuto di qualche settimana fa, infatti, il Consiglio comunale ha approvato le due delibere sul Regolamento di prima attuazione della partecipazione territoriale e per la determinazione numerica territoriale dei Quartieri.

Per la prima si sono espressi a favore del Pd e Federico Ricci di Sel, contro Fratelli d’Italia, FI-Pdl, Modena futura, Udc, Modenasaluteambiente.it, Etica e legalità, Nuovo centro destra e Ingrid Caporioni di Sel.

Per la seconda, a favore Pd e Federico Ricci di Sel, contro FdI, Mf, Udc e Msa. La prima delibera è stata emendata su proposta del Pd (a favore Pd e Sel, contro FdI, FI-Pdl, Mf, Udc, El, Ncd, astenuto Msa) in modo da garantire “il più possibile la presenza equilibrata di entrambi i sessi” nella composizione dei Consigli di quartiere.

Com’è noto le circoscrizioni sono state abolite dalla finanziaria del 2010 in tutti i Comuni con meno di 250 mila abitanti. «Siamo perfettamente in linea con la legge nazionale – ha spiegato l’assessore al Decentramento Fabio Poggi – che prevede che i Comuni promuovano l’istituzione di nuovi organismi di partecipazione popolare su base territoriale».

La partecipazione territoriale è stato l’obiettivo che ci ha fatto costruire il regolamento per un nuovo organismo e si parla di prima attuazione perché si prevede una fase sperimentale per poi demandare al prossimo Consiglio l'organizzazione definitiva in sette quartieri.

«Nel regolamento si sono valutate alcune scelte coraggiose – ha aggiunto l’assessore – come non prevedere premi di maggioranza e coalizione, ma la nomina di consiglieri su base proporzionale. Sarà quindi la volontà e l’impegno politico di tutte le parti a rendere efficace l’azione dei nuovi quartieri».

La composizione dei Consigli di quartiere avverrà su deliberazione del Consiglio comunale in base al risultato elettorale delle elezioni amministrative e dureranno solo per metà consiliatura. Dopo questo termine si procederà a una nuova delibera. Il Regolamento prevede, tra l’altro, la realizzazione di assemblee territoriali aperte a tutti, in modo da rendere possibile la condivisione di idee, proposte e progetti con cittadini e associazioni.