Revisori: «Spenderete un milione in più»
Il Collegio dei revisori dei conti del Comune esprime forte preoccupazione per gli incarichi di consulenza assegnati per la procedura concorsuale di Sgp (nella foto: la sede), fortemente indebitata e...
Il Collegio dei revisori dei conti del Comune esprime forte preoccupazione per gli incarichi di consulenza assegnati per la procedura concorsuale di Sgp (nella foto: la sede), fortemente indebitata e avviata a una richiesta di concordato di continuità. Sono stati infatti pubblicati nelle scorse settimane i bandi per la ricerca di un avvocato e un consulente esperti in procedure concorsuali, con compensi previsti per complessivi 225mila euro (150mila per l'avvocato, 75mila per il consulente), che dovrebbero affiancare il team già esistente composto dall'ufficio legale del Comune e dall'avvocato della stessa Sgp. Figure che evidentemente il Comune e soprattutto l'amministratore unico della società Corrado Cavallini, al quale sono state inviate le richieste di chiarimento, non hanno ritenuto sufficienti per garantirsi il risultato atteso. Arriverà infatti verso la fine di maggio il pronunciamento del tribunale sulla procedura di concordato, da basare su un piano preciso di gestione della società e rientro dai debiti. Il collegio dei revisori però ha evidenziato all'amministratore e alla giunta di non aver avuto alcuna comunicazione su queste procedure di selezione di nuovo e costoso personale, di averlo anzi appreso per caso osservando i bandi pubblicati sul sito comunale. Una situazione singolare, che il collegio sottolinea non tanto per l'anomalia del procedimento quanto per la preoccupazione riguardante le spese da sostenere anche solo per avviare la procedura di concordato, che è vero che riguarda una somma superiore ai 25 milioni (i debiti a breve termine della società per i quali è necessario un piano di rientro a differenza dei mutui bancari, tuttora pagati), ma a conti fatti verrà a costare probabilmente una cifra vicina al milione di euro, se ai 225mila dei professionisti selezionati (di cui non si sanno ancora i nomi anche se in teoria la procedura si è chiusa in marzo), si aggiungono quelli per i consulenti designati dal tribunale, in particolare per il curatore al quale verranno attribuite cifre proporzionali al debito recuperato, quindi non inferiori, nelle migliori ipotesi attese, a 600mila euro. Secondo il collegio dei revisori queste scelte risultano dunque criticabili.