Ultimi nove giorni per puntare al palio dell’aceto
SPILAMBERTO. Ci sarà tempo fino al 30 aprile per consegnare a consorteria e alfieri i campioni di aceto balsamico tradizionale e partecipare così alla 48ª edizione del Palio di San Giovanni, la...
SPILAMBERTO. Ci sarà tempo fino al 30 aprile per consegnare a consorteria e alfieri i campioni di aceto balsamico tradizionale e partecipare così alla 48ª edizione del Palio di San Giovanni, la competizione riservata agli aceti balsamici tradizionali prodotti in quelli che un tempo erano i domini degli Estensi. I 12 migliori verranno premiati domenica 22 giugno, durante la Fiera di San Giovanni.
Una volta scaduti i termini di presentazione dei campioni partiranno le serate di assaggio, quest’anno, per la prima volta nell’ex-formaggiaia, recentemente restaurata, all’interno della Rocca. Assaggiatori e Maestri assaggiatori valuteranno l’oro nero nelle sue caratteristiche visive, olfattive e gustative.
«Con il Palio - spiega Luca Gozzoli, il gran Maestro della Consorteria - possiamo esaminare e tenere monitorata la produzione di balsamico tradizionale nelle sue qualità chimico-fisiche». È il Gran Maestro a lanciare un appello ai produttori, spesso famiglie che si tramandano botti e batterie di generazione in generazione: «Le acetaie storiche - continua Gozzoli - sono un patrimonio prezioso per il territorio e sono molto vulnerabili: non è raro vengano prese di mira da ladri o malintenzionati. Perciò è importante tutelarne sicurezza e riservatezza: il Palio, che l’anno scorso ha raccolto 1280 campioni, è un’occasione per dare visibilità ai migliori aceti, ma è anche un’occasione per la Consorteria di trasmettere ai produttori indicazioni perché sia rispettata la tradizione secolare». (a.m.)