Gazzetta di Modena

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UNA TRADIZIONE CANCELLATA

In ginocchio dal presidente francese

In ginocchio dal presidente francese

Quando la berretta cardinalizia veniva consegnata dai capi di Stato

23 aprile 2014
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Il futuro pontefice ricevette la berretta cardinalizia il 15 gennaio 1953 non da Pio XII in Vaticano ma all’Eliseo dal presidente della Repubblica francese dell’epoca, il socialista e ateo professo Vincent Auriol. Auriol reclamò un privilegio plurisecolare dei re di Francia che prevede che il neo porporato si inginocchi davanti al sovrano in attesa che questi gli ponga sul capo la berretta.

Perché Auriol abbia deciso per questa cerimonia, esattamente non si sa. Fatto sta che lui per primo, a vedere Angelo Roncalli ai suoi piedi, fu preso dal panico e accennò ad andarsene. Allora fu rimproverato con gli occhi dal capo del cerimoniale dell’Eliseo e, quindi, imbarazzato, posta la berretta rossa sullo zucchetto del futuro papa, disse: «No, Eminenza, si alzi, si alzi: sono io che debbo inginocchiarmi davanti a lei». In quegli anni anche i presidenti della Repubblica italiana Luigi Einaudi e Giovanni Gronchi fecero lo stesso con i nunzi apostolici che lasciavano l’Italia. Reclamarono allora il privilegio altri capi di Stato cattolici e, tra questi, anche il dittatore spagnolo Francisco Franco. Qualcosa non andava più e il rischio di cortocircuiti politico-morali consigliò a Paolo VI, poco più di dieci anni dopo, di abolire per sempre il privilegio. (l.f.)

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