Gazzetta di Modena

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Leonelli, un nullatenente in barba a ogni sentenza

Leonelli, un nullatenente in barba a ogni sentenza

La condanna “patteggiata”, poi quella della Corte dei Conti e da ultimo il Tar Ma l’ex tecnico del Comune di Zocca ha trovato il modo di non pagare 1,8 milioni

23 aprile 2014
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ZOCCA. Sul caso Leonelli, l'ex tecnico comunale di Zocca che in un decennio ha provocato l’ammanco di 1 milione e 400mila euro di oneri di pratiche edilizie, il Comune esce sempre più scagionato. Ma recuperare quella cifra sembra una mission impossible: Leonelli figura infatti come nullatenente.

Facciamo ordine. Un primo tentativo di recupero il Comune l'aveva già fatto nel 2010, all'indomani del patteggiamento di Leonelli (5 anni, pena sospesa), con la quale veniva giusto concessa la confisca dell’auto e di qualche somma di denaro, sequestrati dalla Guardia di Finanza. Non abbastanza, così all'indirizzo dell’ex tecnico venne spedita dal Comune una lettera-diffida. con cui si intimava il pagamento del milione e 400mila euro, primo atto di una eventuale causa civile.

L’iniziativa già allora si arenò, poichè Leonelli figurava come nullatenente.

Negli ultimi mesi nuove sentenze hanno sempre più liberato il Comune da eventuali responsabilità. Il 30 gennaio, tre mesi fa, il presidente della sezione dell'Emilia Romagna della Corte dei Conti, Luigi Di Murro, depositava una seconda sentenza a favore del Comune. Ad oggi non sono note le motivazioni della sentenza ma nel dispositivo i revisori dei conti vengono sollevati da ogni responsabilità, mentre si condanna ancora il Leonelli al pagamento del milione e 400mila euro di ammanchi più altri 400mila come risarcimento per danno d'immagine. Dieci giorni fa era poi stato il Tar a pronunciarsi per la prima volta e stavolta sul ricorso presentato Patrick Sean Hopkins e Alfonsina Lanzarini. Il Comune, dice la sentenza, non è responsabile della condotta del proprio tecnico ma non può chiedere una seconda volta gli oneri intascati da Leonelli e anzi, nel caso ci sia differenza tra quanto da effettivamente versare e quanto versato dalle vittime di Leonelli, i debiti li deve pagare il Comune. Ma siamo sempre lì, sul nullatenente.

«Siamo soddisfatti anche della sentenza della Corte dei Conti di gennaio - ha commentato il sindaco di Zocca, Pietro Balugani - afferma che il Comune non c'entra nulla con la condotta di Leonelli, dall’altro che se vogliamo recuperare questi soldi, inclusi i danni di immagine, li dobbiamo andare a prendere da lui».

Il pronunciamento della Corte dei Conti, che pure è un titolo esecutivo, non è infatti sufficiente. Occorrerà tornare di nuovo in tribunale, per una azione esecutiva: «A questo punto - ha continuato il sindaco - dobbiamo almeno formalmente cercare di recuperare questi soldi, attraverso un procedimento civile. In questi giorni daremo incarica ad un avvocato per avviare la procedura necessaria. Cerchiamo un giudice che ci autorizzi ad andare a prendere questi soldi». Ma dal 2009 i soldi non sono riemersi. Questo, ancora una volta sarà lo scoglio.

«Se qualcuno mette tanto impegno nel raggirare - ha concluso con amarezzaBalugani, riferendosi al sistema Leonelli, che si faceva pagare in contanti o con assegni rilasciando finti modelli comunali, con tanto di logo e timbro “pagato” - probabilmente avrà messo altrettanto impegno nel nasconderne i proventi».

Andrea Minghelli