Gazzetta di Modena

Modena

«Progetto S. Agostino? Meglio riparlarne»

«Progetto S. Agostino? Meglio riparlarne»

I candidati Pd Rotteglia e Tonelli invitano il futuro sindaco e la Fondazione a dibatterne con la città

23 aprile 2014
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Il recupero del S. Agostino? Un progetto ambizioso, importante che sicuramente può dare una marcia in più alla città ma.... ci sono alcune cose da rivedere e da approfondire in un ampio dibattito con la città. È questo il messaggio che Simona Rotteglia e Claudio Tonelli, due candidati del Pd vicini a Paolo SIlingardi, lanciano ai futuri amministratori di Modena a proposito dell’importante progetto di riqualificazione della Fondazione che continua a destare più di una perplessità tra esperti e studiosi come Giorgio Montecchi, Elio Tavilla e Mario Bertoni.

Riprendendo alcune di queste perplessità Rotteglia e Tonelli. invitano a porre attenzione al fatto che «l'Estense è certamente una biblioteca di primaria rilevanza nazionale, ma anche e non secondariamente il vertice di un sistema cittadino di patrimonio bibliografico storico e archivistico che pone Modena ai vertici nazionali.- spiegano - L'occasione per valorizzare l'intero sistema delle biblioteche storiche della città. Occorre porre tutte le attenzioni perché la realizzazione del progetto non si risolva in uno svantaggio per altri importanti istituzioni storiche della città, come l'Archivio di stato, la biblioteca dell'Accademia Nazionale di Scienze, Lettere ed Arti e l'archivio Capitolare della Cattedrale, solo per citarne alcuni». In secondo luogo emergono perplessità sul futuro della biblioteca Estense, istituto storico e di ricerca. «Il progressivo scemare delle risorse e dell'importante patrimonio di competenze specialistiche con il turnover bloccato e i tagli che affliggono il Ministero della Cultura pone grossi interrogativi su questioni che potrebbero portare allo snaturamento o al fallimento del progetto. Un buon intervento non può non nascere da un approfondito dibattito pubblico e dalla consultazione della città e in particolare degli ambienti della cultura e della ricerca, cosa che in effetti non si è verificata in questi anni. Ed infine il tema dei costi di realizzazione e di manutenzione. «I costi di gestione e di manutenzione di alcune delle scelte, tre le quali le torri librarie, appaiono davvero proibitivi e tali probabilmente da minare il buon funzionamento della grande e auspicabile realizzazione. Di fronte a questa situazione riteniamo opportuno che sia l'amministrazione e la prossima presidenza della fondazione ad assumere il pieno controllo della messa a punto e dell'esecuzione del progetto».