Gazzetta di Modena

Modena

Trasporti, investimenti per 5,4 milioni sulle sedi

Trasporti, investimenti per 5,4 milioni sulle sedi

Completato il deposito di metano che ridurrà i costi di rifornimento di carburante Nuove sedi per le autostazioni a Maranello e Pavullo. Calo di km e passeggeri

23 aprile 2014
3 MINUTI DI LETTURA





In cinque anni 5,4 milioni di investimenti in mattoni (in larghissima parte sedi, depositi e fermate) e anche qualche spesa per migliorare la circolazione e la gestione degli autobus e delle corriere.

Sono queste le prime cifre che saltano agli occhi scorrendo il piano degli investimenti dell’Agenzia per la Mobilità che su scala provinciale coordina la politica dei trasporti pubblici modenesi. E con capitale pubblico: a dispetto dell’enfasi con cui pochi anni fa fu salutata l’entrata dei francesi di Ratp, che con la minoranza del capitale gestivano chiavi l’azienda, oggi la loro uscita non sposta minimamente il salvadanaio delle spese. Novità quasi incredibile: finalmente stiamo per avere il deposito di metano nella sede di Seta: manca solo il collaudo, ma è finito. Non è poco se si pensa che era stato messo in cantiere già prima dell’arrivo di Sitta come assessore che la definì una priorità assoluta. E se ne capisce bene la ragione, se si tiene conto che oggi i mezzi “ecologici” a metano perdono tra andata e ritorno a Baggiovara, dov’è il distributore, e pieno completo , un’ora abbondante che viene sottratta ai turni di viaggio. Quando il servizio sarà a regime invece il pieno sarà fatto nel deposito e in soli sei minuti direttamente nel deposito interno. La spesa? In tutto 1,2 milioni di euro arrivati da Seta.

Tra le nuove infrastrutture merita di essere citato il nuovo terminal di Maranello, alle spalle della Galleria del ventoFerrari e sarà inaugurato entro l’estate. La sua collocazione consentirà di liberare la piazza centrale dal transito dei mezzi pubblici: 6 i marciapiedi di attesa, di cui 4 coperti da pensiline e di display per l’informazione in tempo reale all’utenza. Offrirà 17 spazi di parcheggio per autobus e 32 posti auto per l’interscambio. Sarà inoltre fornito di rastrelliere per biciclette e collegato alla rete comunale delle piste ciclabili.

A Pavullo, il nuovo deposito bus in località “La Torba”, sarà ultimato entro fine anno con un maggior spazio di ricovero per i mezzi (26 posti); consentirà di eliminare un traffico problematico, visto l’ingombro dei mezzi, dal centro del paese, aumentando la sicurezza.

Si svilupperà su 3mila metri quadri coperti, di cui una parte destinata a magazzino comunale ed un’altra ad officina per gli autobus. Sarà dotato di impianto di distribuzione carburante e di autolavaggio.

Tra gli investimenti importanti vanno citati il potenziamento dell’accessibilità di 90 fermate in 11 comuni della provincia (800mila euro nell’ultimo biennio); l’adeguamento e la ristrutturazione della rete filoviaria di Modena per (1,8 milione nel triennio). Infine la risistemazione del deposito bus di Finale inagibile dopo il terremoto del 2012 e parzialmente demolito: sono necessari 360 mila euro per l’ala meno danneggiata.

L’amministratore unico Maurizio Maletti ha elencato meticolosamente, nel corso dell’assemblea dei soci - ovvero gli enti locali - la lista delle note dolenti. Stringendo si può dire che si riducano a due filoni: la riduzione dei fondi statale (-4,6%), l’incremento della tassazione sugli immobili (6,8%) e dall’altro versante un ulteriore calo di passeggeri che nel 2013 sono stati 13 milioni e 243 mila. «Siamo una società pubblica che come obbiettivo non di fare profitti ma di garantire servizi di base senza produrre disavanzi - ha ricordato Maletti - In un triennio abbiamo ridotto i km percorsi del 5,1% senza sacrificare la qualità del servizio. A breve dovremo ridurli dell’1,65%». La forbice tra km e passeggeri continua ad allargarsi anche se ottimisticamente si prevede un incremento di viaggiatori del 2,5%. Come? «Gli studenti aumentano del 7%» si legge nella relazione. Saranno loro a salvare i bilanci?

Saverio Cioce