Gazzetta di Modena

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Con la Lega arrivano i Modenesi Uniti

Con la Lega arrivano i Modenesi Uniti

Stefano Bellei: «In lista militanti del Carroccio e gente comune che vuole cambiare questa città»

24 aprile 2014
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«Chi ha amministrato Modena per tanti anni ha esaurito idee ed energie ed è responsabile del declino economico, sociale e culturale del nostro territorio».

Si presenta così Stefano Bellei, che ieri sera ha chiuso l’ultima riunione del suo partito, quella Lega Nord che alle ultime elezioni fece un vero e proprio boom elettorale. Sarà così anche questa volta? Nessuno ci scommette, i sondaggi e la percezione di chi fa politica non la danno sopra al 2 per cento, ed è anche per questa ragione, per reinventare un movimento, che Bellei, segretario cittadino, ha provato a cambiare volto alla proposta elettorale del Carroccio: «Volevamo fare due liste, quella solita della Lega e una civica con un gruppo di cittadini che ci aveva manifestato il suo appoggio. Ma alla fine abbiamo optato per unire le forze».

La risposta per Bellei è una sola: «Lega Nord, che avrà nel simbolo anche la quello dei Cittadini Modenesi Uniti. In un’unica lista ci sono persone che hanno fatto politica anche negli ultimi anni come attivisti del nostro partito, e ci sono persone comuni, che per la prima volta si affacciano a questo mondo ma vogliono provare a dare il loro contributo in modo attivo per provare a cambiare le cose».

La Lega sta uscendo allo scoperto proprio in queste ore, con una proposta di programma, che ha come slogan la salute di Modena: «A Modena manca tutto: la salute psicologica, basata su sicurezza e servizi sociali, ma anche su cultura e turismo; quella economica, legata per forza di cose alla crisi e alle scelte che vengono portate avanti in materie che toccano le tasche dei cittadini, come i trasporti o la vivibilità del centro storico; la salute fisica, dovuta alle scelte in materia ambientale e sanitarie. E infine la salute morale, su come avviene la gestione della macchina comunale».

Ne è un esempio l’ultimo caso dei chioschi: «Sull’ affare dei chioschi ormai il danno è fatto. L’amministrazione comunale, come suo solito, ha gestito malissimo l’operazione ed ora a rimetterci sono in tanti. Ci rimettono i gestori dei chioschi stessi, che a stagione inoltrata non sono ancora in grado di lavorare. Ci rimettono i cittadini modenesi, che con la bella stagione non possono fare le consuete passeggiate nel parco fermandosi a prendere il gelato o a bere una bibita. Ci rimette la città, che su questa questione ha avuto l’ennesimo danno di immagine. Vorremmo sentire la voce dell’amministrazione. Ma l’impressione è che sindaco e assessori siano felicissimi di cogliere l’occasione della scadenza di mandato per poter giustificare il loro non dire e fare nulla».

Leggendo il programma questi alcuni punti fermi: «Consumo zero di suolo, accesso ai servizi prima per i modenesi, incentivi ai giovani per entrare nel mondo del lavoro. Per mettere i modenesi al cnetro di tutto». (d.b.)